la Croce di San Pasquale

Tempo di lettura: 6 minuti

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 8 aprile 2025

Martedì della V settimana di Quaresima

Prima Lettura

Il nostro Dio viene a salvarci.

Dal libro dei Numeri
Nm 21,4-9

In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 101 (102)

R. Signore, ascolta la mia preghiera.

Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido di aiuto.
Non nascondermi il tuo volto
nel giorno in cui sono nell’angoscia.
Tendi verso di me l’orecchio,
quando t’invoco, presto, rispondimi! R.

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera. R.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte». R.

Acclamazione al Vangelo

Lode e onore a te, Signore Gesù!

Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Lode e onore a te, Signore Gesù!
 

Il Vangelo di oggi 8 aprile 2025

Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

resurrezione
Il Vangelo del giorno
La Parola del 8 aprile 2025
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San Massimo di Torino (? – ca 420)

vescovo

CC Discorso 57, PL 57, 339 (trad. cb© evangelizo)

«Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono»

Cristo nostro Signore è stato messo in croce per liberare il genere umano dal naufragio di questo mondo. (…) Nell’Antico Testamento Mosè aveva innalzato, in mezzo ai morenti, un serpente di rame su un’asta; aveva detto al popolo di sperare nella guarigione alla vista di quel segno (Num 21,6 seg). Ne veniva un rimedio di tale potenza contro il morso dei serpenti che il ferito, volgendosi verso il serpente in croce, cominciava a sperare e subito recuperava la salute. Il Signore ha ricordato quell’episodio nel Vangelo quando afferma: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo» (Gv 3,14). (…) Il serpente è dunque il primo ad essere crocifisso da Mosè. E’ giusto, poiché il diavolo per primo ha peccato sotto gli occhi del Signore (Gen 3). (…) E’ messo in croce su un’asta, e ciò è giusto, poiché l’uomo aveva sbagliato per colpa dell’albero del desiderio; ma ora è salvato dall’asta presa da un altro albero. (…) Dopo il serpente, è l’uomo che è crocifisso nel Salvatore, certamente per punire non solo il responsabile, ma anche il peccato. La prima croce si vendica del serpente, la seconda del suo veleno(…); il veleno che con la sua persuasione aveva istillato nell’uomo è rigettato e guarito. (…) Ecco cosa ha fatto il Signore per mezzo della sua natura umana: lui, l’innocente, patisce; in lui la disobbedienza, provocata dal famoso inganno del demonio, è ‘pagata’; e liberato dalla sua colpa, l’uomo è liberato dalla morte. Poiché abbiamo come Signore Gesù, che ci ha liberati con la sua Passione, teniamo sempre gli occhi fissi su di lui, speriamo sempre di trovare in quel segno il rimedio alle nostre ferite. Se il veleno dell’avarizia dovesse entrare in noi, guardiamo la croce, che ci libererà; se il desiderio, quello scorpione, ci mordesse, imploriamola, ci guarirà; se i morsi dei pensieri di quaggiù ci lacerassero, preghiamola ancora e vivremo. Ecco i serpenti spirituali delle nostre anime: per camminarci sopra, il Signore viene messo in croce. Lui stesso ci dice: «Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare» (Lc 10,19).

PAROLE DEL SANTO PADRE

Il peccato è l’opera di Satana e Gesù vince Satana “facendosi peccato” e di là innalza tutti noi. Il Crocifisso non è un ornamento, non è un’opera d’arte, con tante pietre preziose, come se ne vedono: il Crocifisso è il Mistero dell’annientamen todi Dio, per amore. È quel serpente che profetizza nel deserto la salvezza: innalzato e chiunque lo guarda viene guarito. E questo non è stato fatto con la bacchetta magica da un Dio che fa le cose: no! È stato fatto con la sofferenza del Figlio dell’uomo, con la sofferenza di Gesù Cristo! (Omelia Santa Marta, 15 marzo 2016)


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Eugenio

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