Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 7 settembre 2023
Sommario
Giovedì della XXII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Grato di Aosta vescovo – Patrono di Aosta –
- B. Ignacy Klopotowski sacerdote e fondatore (1866-1931)
Prima Lettura
Ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 1,9-14
Fratelli, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.
Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini. (Mt 4,19)
Alleluia.
Il Vangelo del giorno
Lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,1-11
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore».
Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d’Europa
La Provvidenza della Misericordia, cap. XII, n. 146 (trad. cb© evangelizo)
Gettare le reti alla luce della fede
[Santa Caterina ha sentito Dio dirle:] Figlia carissima, nel Vangelo si racconta che, quando la mia Verità comandò al glorioso apostolo Pietro di gettare le reti in mare, Pietro rispose che tutta la notte aveva faticato senza prender nulla (Lc 5,5), ma – aggiunse – sul tuo comando le getterò.
Lo fece; prese una tale grande quantità di pesci che non riusciva a tirarle da solo e dovette chiamare in aiuto i discepoli. Guarda questo atto di Pietro!
Nella realtà appena descritta scoprirai una figura e capirai per tutto quanto ti ho detto che questa figura si applica a te. (…) Pietro, ti ho detto, al comando del Verbo getta le reti: fu quindi obbediente, con la fede viva che avrebbe preso del pesce, ed infatti ne prese molto; ma non fu nella notte. Sai cosa è questo tempo della notte?
E’ la notte tenebrosa del peccato mortale, dove l’anima è privata della luce della grazia. In questa notte, ella non saprebbe prendere nulla perché getta le reti del desiderio non nell’oceano della vita, ma nel mare morto dove non trova che l’errore che è nulla.
Si affatica invano, tutti i suoi sforzi sono inutili. Coloro che si impongono tali pene si fanno martiri del demonio, non di Cristo crocifisso.
Ma, quando arriva il giorno, quando l’anima esce dalla notte del peccato per recuperare la luce della grazia ritrova allo stesso tempo nel suo spirito il comando della legge che le ho dato, di gettare le reti sulla parola di mio Figlio, amandomi sopra ogni cosa e il prossimo come se stesso.
Docile da quel momento alla luce della fede, con ferma fiducia, getta le reti sulla sua parola e segue la dottrina e l’esempio del dolce Verbo d’amore e dei suoi discepoli.
PAROLE DEL SANTO PADRE
La folla fa ressa attorno a Gesù, mentre alcuni pescatori delusi, tra cui Simon Pietro, lavano le reti dopo una notte di pesca andata male.
Ed ecco che Gesù sale proprio sulla barca di Simone; poi lo invita a prendere il largo e a gettare ancora le reti (cfr Lc 5,1-4). […] Non era un’ora adatta per pescare, era pieno giorno, ma Pietro si fida di Gesù. Non si basa sulle strategie dei pescatori, che ben conosceva, ma si basa sulla novità di Gesù. Quello stupore che lo muoveva a fare quello che Gesù gli diceva.
È così anche per noi: se ospitiamo il Signore sulla nostra barca, possiamo prendere il largo. Con Gesù si naviga nel mare della vita senza paura, senza cedere alla delusione quando non si pesca nulla e senza arrendersi al “non c’è più niente da fare”. Sempre, nella vita personale come in quella della Chiesa e della società, c’è qualcosa di bello e di coraggioso che si può fare, sempre.
Sempre possiamo ricominciare, sempre il Signore ci invita a rimetterci in gioco perché Lui apre nuove possibilità.
E allora accogliamo l’invito: scacciamo il pessimismo e la sfiducia e prendiamo il largo con Gesù! Anche la nostra piccola barca vuota assisterà a una pesca miracolosa.
(Angelus, 6 febbraio 2022)
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