La Parola del 7 gennaio 2023
Leggi e ascolta La Parola del 7 gennaio 2023
7 gennaio dopo l’Epifania
- S. Raimondo de Peñafort sacerdote O.P. (1175-1275)
- B. Lindalva Justo de Oliveira suora FdC e martire († 1993)
Prima Lettura
Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono da Dio.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1 Gv 3,22-4,6
Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 2
R. Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli.
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane». R.
E ora, siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)
Alleluia.
Vangelo
Il regno dei cieli è vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,12-17.23-25
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì.
Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Parola del Signore.
Odi di Salomone (testo cristiano ebraico del 2° secolo)
n° 15
« Su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata »
Come il sole è gioia per quelli che desiderano il suo giorno, così il Signore è la mia gioia.
Lui è il mio sole; i suoi raggi mi hanno rialzato la sua luce ha tolto ogni tenebra dal mio volto. Grazie a lui ho acquistato nuovi occhi ed ho veduto il giorno suo santo. Ho avuto orecchi ed ho udito la sua verità.
Mi è stato dato il pensiero della conoscenza e per mezzo di lui ho gioito. La via dell’errore ho abbandonato; mi sono recato da lui e salvezza abbondante da lui ho ricevuto.
Secondo la sua benevolenza, egli mi ha elargito; conforme alla sua bellezza mi ha modellato. Nel suo nome ho rivestito l’immortalità; grazie alla sua bontà mi sono spogliato della corruzione.
La morte è scomparsa dinanzi al mio volto; il soggiorno dei morti è stato annientato dalla mia parola.
Vita immortale è comparsa sulla terra del Signore; dai fedeli di lui fu conosciuta e senza riserbo fu comunicata a quanti in lui confidano. Alleluia.
PAROLE DEL SANTO PADRE
«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (v. 17).
Questa è la base di tutti i suoi discorsi: dirci che il regno dei cieli è vicino. Che cosa significa? Per regno dei cieli si intende il regno di Dio, ovvero il suo modo di regnare, di porsi nei nostri confronti. Ora, Gesù ci dice che il regno dei cieli è vicino, che Dio è vicino. Ecco la novità, il primo messaggio: Dio non è lontano, Colui che abita i cieli è sceso in terra, si è fatto uomo.
Ha tolto le barriere, ha azzerato le distanze. Non ce lo siamo meritato noi: Egli è disceso, ci è venuto incontro. E questa vicinanza di Dio al suo popolo è un’abitudine sua, dall’inizio, anche dall’Antico Testamento.
Diceva Lui al popolo: “Pensa: quale popolo ha i suoi dei così vicini, come io sono vicino a te?” (cfr Dt 4,7). E questa vicinanza si è fatta carne in Gesù. (Omelia, 26 gennaio 2020)
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