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Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 6 maggio 2024
Lunedì della VI settimana di Pasqua
- S. Pierre (Pietro) Nolasque fond. dei Mercedari (1189-1256)
- S. Domenico Savio allievo di don Bosco (1842-1857)
Prima Lettura
Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.
Dagli Atti degli Apostoli
At 16,11-15
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 149
R. Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza. (Cf. Gv 15,26b.27a)
Alleluia.
Il Vangelo del 6 maggio 2024
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
![la parola del 6 maggio 2024](https://www.eugenioruberto.it/wp-content/uploads/2023/05/Pentecoste-1024x769.jpg)
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-16,4a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
Parola del Signore.
San Gregorio Magno (ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa
Livre XIII, SC 212 (trad. cb© evangelizo)
La Chiesa oggetto di persecuzioni
“Il calunniatore è insorto contro di me e mi accusa in faccia” (Gb 16,8). Anche nelle ore tranquille, la santa Chiesa è oggetto di menzogne, poiché ci sono molti nel suo seno non più fedeli alla promessa dell’eternità e che mentendo si dicono tuttavia fedeli.
E siccome non hanno il coraggio di contraddire apertamente la predicazione della Chiesa, ella deve sopportare la menzogna non faccia a faccia, ma, in qualche modo, alle spalle. Passata l’ora della malignità gridata, chi ora calunnia nella paura viene a contraddire in faccia: alle parole della vera fede si oppongono i suoi clamori senza risposta.
Ma occorre sapere, quando siamo in questo modo esposti ai colpi degli uomini, più che loro è il maligno, principe della loro anima, ad accanirsi contro di noi, come dice Paolo: “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12). Ecco perché, parlando ancora di menzogna, Giobbe può passare subito al ritratto del principe di questa menzogna trasformando così la frase: “concentra il suo furore su di me, minacciandomi digrigna i denti contro di me.
Mi guarda con occhi terribili il mio nemico” (Gb 16,10Vg). Chi sono tutti gli ingiusti? Non sono forse membri del diavolo? E’ quindi lui che fa attraverso di loro tutto quanto gli ispira nel cuore di fare. Dunque, se ancora adesso non c’è che furore contro la Santa Chiesa, il suo furore è disperso, perché è negli individui che lui suscita tentazioni nascoste contro di lei. Ma il giorno in cui lui stesso si scatenerà in un’aperta persecuzione, concentrerà il suo furore contro di lei, perché, per distruggerla userà tutte le sue forze.
PAROLE DEL SANTO PADRE
«Verrà il Paraclito, che io manderò dal Padre» (Gv 15,26). Con queste parole Gesù promette ai discepoli lo Spirito Santo, il dono definitivo, il dono dei doni. (…) Il Paraclito è il Consolatore. Tutti noi, specialmente nei momenti difficili, (…) cerchiamo consolazioni.
Ma spesso ricorriamo solo a consolazioni terrene, che svaniscono presto, sono consolazioni del momento. Gesù ci offre oggi la consolazione del Cielo, lo Spirito, il «Consolatore perfetto» (Sequenza). Qual è la differenza? Le consolazioni del mondo sono come gli anestetici: danno un sollievo momentaneo, ma non curano il male profondo che ci portiamo dentro.
Distolgono, distraggono, ma non guariscono alla radice. Agiscono in superficie, a livello dei sensi e difficilmente del cuore. Perché solo chi ci fa sentire amati così come siamo dà pace al cuore. Lo Spirito Santo, l’amore di Dio, fa così: scende dentro, in quanto Spirito agisce nel nostro spirito. Visita «nell’intimo il cuore», come «ospite dolce dell’anima» (ibid.). È la tenerezza stessa di Dio, che non ci lascia soli; perché stare con chi è solo è già consolare. (Santa Messa nella Solennità di Pentecoste, 23 maggio 2021)
Ascoltiamo il Vangelo
![Il Vangelo del giorno vangelo podcast](https://www.eugenioruberto.it/wp-content/uploads/2025/01/gemini_generated_image_534j6r534j6r534j-150x150.jpeg)
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