La Parola del 6 gennaio 2023
Leggi e ascolta La Parola del 6 gennaio 2023
Epifania del Signore, solennità
- S. Carlo da Sezze frate laico francescano (1613-1670)
- B. Rita Amada de Jesus suora e fondatrice (1848-1913)
Prima Lettura
La gloria del Signore brilla sopra di te.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 60,1-6
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 71 (72)
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
Seconda Lettura
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 3,2-3a.5-6
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2)
Alleluia.
Vangelo
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?
Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.
Beato Guerrico d’Igny (ca 1080-1157)
abate cistercense
3° Discorso per l’Epifania ; SC 166(trad.it.)
«Oggi, Signore, hai rivelato alle nazioni il tuo unico Figlio» (Colletta)
“Alzati, rivestiti di luce, Gerusalemme, perché viene la tua luce !” (Is 60,1) Sii benedetta, Luce “che viene nel nome del Signore” ! “Dio, il Signore è nostra luce” (Sal 118,26-27).
Grazie alla sua benevolenza, risplende per noi questo giorno santo in cui la Chiesa è tutta inondata di luce. Perciò ti rendiamo grazie, “luce vera, che illumina ogni uomo” (Gv 1,9), che proprio per questo sei venuta nel mondo prendendo una forma umana. Risplende Gerusalemme, nostra madre (Gal 4,26), madre di tutti coloro che hanno meritato di essere illuminati; illumina ora tutti coloro che sono nel mondo. Ti rendiamo grazie, Luce vera: ti sei fatta lampada per illuminare Gerusalemme e perché il Verbo, la Parola di Dio, diventi «lampada per i miei passi» (Sal 119,105)…
E non è stata solo illuminata, è stata «posta su un lucernario», tutto d’oro massiccio (Mt 5,15; Es 25,31). Ecco, essa è diventata «la città collocata sopra un monte» (Mt 5,14)… perché il suo Vangelo risplenda fin dove si estendono i regni di questo mondo… Dio che sei luce per tutte le nazioni, per te abbiamo cantato : “Il Signore sta per venire, egli darà la luce agli occhi dei suoi servi”.
Ora sei venuta, mia Luce: “Conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte” (Sal 13,4)… Sei venuta, Luce dei credenti, e oggi ci hai dato la gioia di essere illuminati dalla fede, nostra lampada. Donaci anche sempre la gioia di veder rischiararsi quanto in noi è ancora tenebra… Ecco la strada da prendere, anima fedele, per giungere alla patria dove “la tua tenebra sarà come il meriggio” (Is 58,10) e “la notte è chiara come il giorno” (Sal 139,12).
Allora “a quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore” quando tutta la terra sarà invasa dalla maestà della luce infinita e “la sua gloria apparirà su di te” (Is 60,5.2)… “Venite, camminiamo nella luce del Signore!” (Is 2,5)
Allora “come figli della luce” cammineremo “di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (2Cor 3,18).
PAROLE DEL SANTO PADRE
L’Evangelista scrive: «Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono» (Mt 2,10-11).
L’adorazione era l’atto di omaggio riservato ai sovrani, ai grandi dignitari. I Magi, in effetti, adorarono Colui che sapevano essere il re dei Giudei (cfr Mt 2,2).
Ma, di fatto, che cosa videro? Videro un povero bambino con sua madre. Eppure questi sapienti, venuti da paesi lontani, seppero trascendere quella scena così umile e quasi dimessa, riconoscendo in quel Bambino la presenza di un sovrano.
Furono cioè in grado di “vedere” al di là dell’apparenza.
Prostrandosi davanti al Bambino nato a Betlemme, espressero un’adorazione che era anzitutto interiore: l’apertura degli scrigni portati in dono fu segno dell’offerta dei loro cuori. (Omelia, 6 gennaio 2021)
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