Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 5 ottobre 2023
Sommario
Giovedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Faustina Kowalska Apostola Div. Misericordia (1905-1938)
- B. Bartolo Longo avvocato, fondatore Santuario di Pompei
Prima Lettura
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!
Dal libro di Neemìa
Ne 8,1-4a.5-6.7b-12
In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)
Alleluia.
Il Vangelo del 5 ottobre 2023
La vostra pace scenderà su di lui.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-12
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Venerabile Madeleine Delbrêl (1904-1964)
missionaria laica delle periferie urbane
Spiritualità della bicicletta (trad. cb© evangelizo)
“Ecco io vi mando” (Lc 10,3)
“Andate…” ci dite ad ogni passo del Vangelo. Per essere nel vostro senso, bisogna andare, anche quando la nostra pigrizia ci supplica di restare.
Ci avete scelti per essere in uno strano equilibrio. Equilibrio che non si può raggiungere e mantenere che in un movimento in uno slancio. Un po’ come una bicicletta che non sta in piedi se non camminando, una bicicletta che resta attaccata al muro finché non la si prende, per farla correre spedita sulla strada. La condizione che ci è data è un’insicurezza universale, vertiginosa.
Dal momento che ci mettiamo a guardarla, la nostra vita vacilla, sfugge. Non possiamo stare in piedi se non per camminare, andar rapidamente, in uno slancio di carità. (…) Ci rifiutate di fornirci una mappa stradale. Il nostro cammino si fa di notte.
Ogni atto da fare a turno s’illumina come un ripetitore di segnali. Spesso la sola cosa garantita è la fatica regolare dello stesso lavoro ogni giorno da fare, dello stesso ménage da ricominciare, degli stessi difetti da correggere, degli stessi errori da non fare. Ma, oltre questa garanzia, tutto il resto è lasciato alla vostra fantasia che con noi si sente a proprio agio.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Nell’inviare i settantadue discepoli, Gesù dà loro istruzioni precise, che esprimono le caratteristiche della missione.
La prima: pregate; la seconda: andate; e poi: non portate borsa né sacca…; dite: “Pace a questa casa”…restate in quella casa…Non passate da una casa all’altra; guarite i malati e dite loro: “è vicino a voi il Regno di Dio”; e, se non vi accolgono, uscite sulle piazze e congedatevi (cfr vv. 2-10).
Questi imperativi mostrano che la missione si basa sulla preghiera; che è itinerante: non è ferma, è itinerante; che richiede distacco e povertà; che porta pace e guarigione, segni della vicinanza del Regno di Dio; che non è proselitismo ma annuncio e testimonianza; e che richiede anche la franchezza e la libertà evangelica di andarsene evidenziando la responsabilità di aver respinto il messaggio della salvezza, ma senza condanne e maledizioni. (Angelus, 7 luglio 2019)
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