Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 5 maggio 2024
VI Domenica di Pasqua
- B. Nunzio Sulprizio giovane operaio (1817-1836)
- B. Caterina Cittadini vergine e fondatrice (1801-1857)
Prima Lettura
Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli
At 10,25-26.34-35.44-48
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Seconda Lettura
Dio è amore.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 4,7-10
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23)
Alleluia.
Il Vangelo del 5 maggio 2024
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.
San Giovanni Cassiano (ca 360-435)
fondatore di monastero a Marsiglia
La perfezione, cap. X; SC 54 (trad. cb© evangelizo)
Il timore d’amore
Radicati nella perfezione della carità, si arriverà a un grado ancor più eccellente e sublime: il timore d’amore. Questo nasce non dalla paura della punizione né dal desiderio della ricompensa, ma dalla grandezza stessa dell’amore. E’ un insieme di rispetto e affetto premuroso che un figlio ha per il padre pieno d’indulgenza, il fratello per il fratello, l’amico per l’amico, la sposa per lo sposo.
Non teme percosse né rimproveri; piuttosto teme di ferire l’amore, anche minimamente. (…) Così, c’è una considerevole distanza fra il timore a cui nulla manca, tesoro della sapienza e della scienza, e il timore imperfetto. Quest’ultimo non è che “il principio della sapienza” (Sal 111,10) e, in quanto implica una punizione, è scacciato dal cuore dei perfetti, quando si arriva alla pienezza della carità: infatti “Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore” (1Gv 4,18).
Quindi, se il principio della sapienza è il timore, dove sarà la sua perfezione se non nella carità di Cristo che comprende il timore di amore perfetto, e merita perciò di essere chiamato, non più principio, ma il tesoro della sapienza e della scienza? (…) Così è il timore dei perfetti di cui si dice fosse colmo l’Uomo-Dio, che non è venuto solo per riscattarci, ma doveva anche darci nella sua persona il modello della perfezione e l’esempio delle virtù.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Ma questo è un assegno in bianco: “Tutto quello che chiederete al Padre mio nel mio nome, ve lo concedo”! Dio è l’amico, l’alleato, lo sposo. Nella preghiera si può stabilire un rapporto di confidenza con Lui, tant’è vero che nel “Padre nostro” Gesù ci ha insegnato a rivolgergli una serie di domande.
A Dio possiamo chiedere tutto, tutto; spiegare tutto, raccontare tutto. Non importa se nella relazione con Dio ci sentiamo in difetto: non siamo bravi amici, non siamo figli riconoscenti, non siamo sposi fedeli. Egli continua a volerci bene.
È ciò che Gesù dimostra definitivamente nell’Ultima Cena, quando dice: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi» (Lc 22,20). In quel gesto Gesù anticipa nel cenacolo il mistero della Croce. Dio è alleato fedele: se gli uomini smettono di amare, Lui però continua a voler bene, anche se l’amore lo conduce al Calvario.
Dio è sempre vicino alla porta del nostro cuore e aspetta che gli apriamo. (Udienza generale, 13 maggio 2020)
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