la croce di Gesù

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 4 ottobre 2024

San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, festa 

Prima Lettura

Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 6,14-18
 
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
 Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 15 (16)

R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. (Cf. Mt 11,25)

Alleluia.

Il Vangelo del 4 ottobre 2024

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
 

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

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La Parola del 4 ottobre 2024
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San Giovanni Paolo II (1920-2005)

papa

Lettera enciclica « Redemptoris missio », § 38-39 (© Libreria Editrice Vaticana)

« Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me »

Il nostro tempo è drammatico e insieme affascinante. Mentre da un lato gli uomini sembrano rincorrere la prosperità materiale e immergersi sempre più nel materialismo consumistico, dall’altro si manifestano l angosciosa ricerca di significato, il bisogno di interiorità, il desiderio di apprendere nuove forme e modi di concentrazione e di preghiera. Non solo nelle culture impregnate di religiosità. ma anche nelle società secolarizzate è ricercata la dimensione spirituale della vita come antidoto alla disumanizzazione. (…) La chiesa ha un immenso patrimonio spirituale da offrire all’umanità in Cristo che si proclama «la via, la verità e la vita». (Gv 14,6) (…) La Chiesa deve essere fedele a Cristo, di cui è il corpo e continua la missione. È necessario che essa «segua la stessa strada seguita da Cristo, la strada della povertà, dell’obbedienza, del servizio e del sacrificio di sé fino alla morte, da cui poi risorgendo uscì vincitore» (Vaticano II, AG 5). La Chiesa, quindi, ha il dovere di fare di tutto per svolgere la sua missione nel mondo e raggiungere tutti i popoli; e ne ha anche il diritto, che le e stato dato da Dio per l’attuazione del suo piano. La libertà religiosa, talvolta ancora limitata o coartata, è la premessa e la garanzia di tutte le libertà che assicurano il bene comune delle persone e dei popoli. È da auspicare che l’autentica libertà religiosa sia concessa a tutti in ogni luogo… Si tratta di un diritto inalienabile di ogni persona umana. D’altra parte, la Chiesa si rivolge all’uomo nel pieno rispetto della sua libertà: la missione non coarta la libertà, ma piuttosto la favorisce. La Chiesa propone, non impone nulla: rispetta le persone e le culture, e si ferma davanti al sacrario della coscienza. A coloro che si oppongono con i più vari pretesti all’attività missionaria la chiesa ripete: Aprite le porte a Cristo!

PAROLE DEL SANTO PADRE

Dio si rivela liberando e risanando l’uomo -, e lo fa con un amore gratuito, un amore che salva. Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: un dio potente, inflessibile, vendicativo. […]
I piccoli, invece, le sanno accogliere e Gesù loda il Padre per loro: “Ti benedico” – dice – perché hai rivelato il Regno dei Cieli ai piccoli. Lo loda per i semplici, che hanno il cuore libero dalla presunzione e dall’amor proprio. I piccoli sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere. Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore! […] La nostra vita, se ci pensiamo, è piena di miracoli: è piena di gesti d’amore, segni della bontà di Dio. Di fronte ad essi, però, anche il nostro cuore può restare indifferente e diventare abitudinario, curioso, incapace di stupirsi, di lasciarsi “impressionare”. […] Impressionare è un bel verbo che fa venire in mente la pellicola di un fotografo. L'”impressione”. Ecco l’atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la “fotografia” di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi. E ora chiediamoci, ognuno di noi: nella marea di notizie che ci sommerge, io, come ci mostra Gesù oggi, so fermarmi sulle grandi cose di Dio, quelle che Dio compie? Mi lascio meravigliare come un bambino dal bene, che silenziosamente cambia il mondo, oppure ho perso la capacità di meravigliarmi? E benedico il Padre ogni giorno per le sue opere? (Angelus, 9 luglio 2023)


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