Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 4 novembre 2023
Sommario
Sabato della XXX settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Carlo Borromeo cardinale a Milano (1538-1584)
- B. Teresa Manganiello terziaria francescana (1849-1876)
Prima Lettura
Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 11,1-2a.11-12.25-29
Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino.
Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità!
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti.
Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:
«Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà l’empietà da Giacobbe.
Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati».
Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 93 (94)
R. Il Signore non respinge il suo popolo.
Beato l’uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura. R.
Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore. R.
Se il Signore non fosse stato il mio aiuto,
in breve avrei abitato nel regno del silenzio.
Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. (Mt 11,29ab)
Alleluia.
Vangelo
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14,1.7-11
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”.
Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”.
Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.
Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)
badessa benedettina e dottore della Chiesa
Il libro delle opere divine, cap. 6 (trad. cb© evangelizo)
“Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto…” (Lc 14,8)
Secondo il suo progetto originale, Dio ha stabilito tutti i beni in pienezza e organizzato l’edificio delle virtù in modo tale che non vi si trovi alcuna lacuna.
Combatte fino alla fine i nemici, il cui cuore è solo l’orgoglio, che cercano di salire prima di avere una scala, si siedono prima che ci sia una sedia e la cui l’opera è un’opinione: quando è messa in discussione, scompare. E’ da lui che procedono tutti gli esseri viventi, ma lui non ha inizio, lui permane. Vive in se stesso, può da se stesso, conosce da se stesso.
Colui che solo vive , può e conosce, è Dio: in questi tre poteri, tutte le opere di Dio sono distinte e compiute, ed è in lui che le sue opere hanno potere di agire. (…) Quando l’uomo, nei suoi progetti, si dà la propria legge, è come se fosse il suo proprio Dio. Allora, Signore, tu ti mostri a lui coi tuoi giusti giudizi perché egli sappia che nulla può contro di te.
Ma quando un uomo arriva a disprezzare i tuoi insegnamenti al punto d’adorare immagini al tuo posto, allora, con giusta decisione, tu combatti il tuo nemico… Dio è la vita che non è offuscata da alcun inizio e non ha fine. E’ il nostro Dio che, essendo la Vita, dà la vita eterna ai suoi. (…)
Chi può far ciò se non Dio? Tutto ciò che Dio ha disposto secondo il suo ordine, l’ha compiuto e non è vano come i pensieri degli uomini. Poiché gli uomini fanno tanti progetti nel pensiero che non possono condurre a termine.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Gesù dice: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”…Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto» (Lc 14,8-9).
Con questa raccomandazione, Gesù non intende dare norme di comportamento sociale, ma una lezione sul valore dell’umiltà. La storia insegna che l’orgoglio, l’arrivismo, la vanità, l’ostentazione sono la causa di molti mali.
E Gesù ci fa capire la necessità di scegliere l’ultimo posto, cioè di cercare la piccolezza e il nascondimento: l’umiltà. Quando ci poniamo davanti a Dio in questa dimensione di umiltà, allora Dio ci esalta, si china verso di noi per elevarci a sé. […]
Non dimentichiamolo: Dio paga molto di più degli uomini! Lui ci dà un posto molto più bello di quello che ci danno gli uomini! Il posto che ci dà Dio è vicino al suo cuore e la sua ricompensa è la vita eterna. «Sarai beato – dice Gesù – … Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (v. 14). (Angelus, 28 agosto 2016)
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