Gesù parla nella sinagoga

Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 4 marzo 2024

Lunedì della III settimana di Quaresima

Prima Lettura

C’erano molti lebbrosi in Israele, ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro (Cf. Lc 4,27).

Dal secondo libro dei Re
2Re 5,1-15a
 
In quei giorni Naamàn, comandante dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramèi. Ma questo uomo prode era lebbroso.

Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla terra d’Israele una ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn. Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla lebbra».

Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra d’Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Va’ pure, io stesso invierò una lettera al re d’Israele».

Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci mute di abiti. Portò la lettera al re d’Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra». Letta la lettera, il re d’Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra? Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».

Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re d’Israele si era stracciato le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele». Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo. Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».

Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: “Certo, verrà fuori e, stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la sua mano verso la parte malata e toglierà la lebbra”. Forse l’Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco, non sono migliori di tutte le acque d’Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?». Si voltò e se ne partì adirato.

Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una gran cosa, non l’avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: “Bàgnati e sarai purificato”». Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato.
Tornò con tutto il seguito dall’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dai Sal 41-42 (42-43)

R. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anèla
ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anèla
a te, o Dio. R.
 
L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio? R.
 
Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora. R.
 
Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio. R.

Acclamazione al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!

Io spero, Signore;
attendo la sua parola.
Con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. (Cf. Sal 129 (130),5.7)

Gloria e lode a te, o Cristo!

Il Vangelo del 4 marzo 2024

Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4, 24-30
 
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore.

Sant’Ambrogio (ca 340-397)

vescovo di Milano e dottore della Chiesa

Trattato sui misteri, 1 (trad. cb© evangelizo)

La quaresima conduce al battesimo

Ti sei avvicinato, hai visto il fonte battesimale, hai visto anche il vescovo accanto al fonte. E sicuramente ti è venuto in mente lo stesso pensiero che si era insinuato nell’animo di Naaman, il Siro (2 R 5,14). Infatti prima di essere stato mondato, ha dubitato.

(…) Temo che qualcuno dica: «Tutto qui?» Sì, qui c’è veramente tutto: l’innocenza, la pietà, la grazia, la santità. Hai visto quello che possono vedere gli occhi del tuo corpo (…); ciò che non vediamo è infinitamente più grande(…), infatti ciò che non vediamo è eterno. (…) Cosa c’è di più incredibile dell’attraversamento del Mar Rosso degli Israeliti, per prefigurare il battesimo? Eppure tutti coloro che l’hanno attraversato sono morti nel deserto.

Al contrario, colui che attraversa il fonte battesimale, cioè che passa dai beni terreni ai beni celesti(…), non muore bensì risorge. Naaman era lebbroso. (…) Appena arrivato, il profeta gli disse: «Va’, bagnati nel Giordano e sarai guarito». Si mise a riflettere e disse dentro di sé: «Tutto qui? Sono venuto dalla Siria fino alla Giudea e mi viene detto: Va’, bagnati nel Giordano e sarai guarito. Forse i fiumi del mio paese non sono migliori?»

I suoi servi gli dissero: «Signore, perché non fai ciò che dice il profeta? Fallo e prova». Allora egli scese e si lavò nel Giordano e fu guarito. Che cosa significa? Hai visto l’acqua, ma un’acqua qualsiasi non guarisce, invece l’acqua che possiede la grazia di Cristo guarisce. C’è una differenza tra l’elemento e la santificazione, tra l’atto e l’effetto.

L’atto viene compiuto con l’acqua, ma l’effetto viene dallo Spirito Santo. L’acqua non guarisce se lo Spirito non è disceso a consacrarla. Hai letto che quando nostro Signore Gesù Cristo ha istituito il rito del battesimo, è venuto da Giovanni e questi ha detto: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?» (Mt 3,16) (…) Cristo è sceso; Giovanni che battezzava gli stava accanto; ed ecco che, come una colomba, scese lo Spirito Santo.

(…) Perché Cristo scese per primo e poi lo Spirito Santo? Per quale motivo? Perché non sembrasse che il Signore avesse bisogno del sacramento della santificazione. E’ lui che santifica, e anche lo Spirito santifica.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Fratelli e sorelle, anche Gesù percorre la via dei profeti: si presenta come non ce l’aspetteremmo. Non lo trova chi cerca miracoli – se noi cerchiamo dei miracoli non troveremo Gesù –, chi cerca sensazioni nuove, esperienze intime, cose strane; chi cerca una fede fatta di potenza e segni esteriori.

No, non lo troverà. Soltanto lo trova, invece, chi accetta le sue vie e le sue sfide, senza lamentele, senza sospetti, senza critiche e musi lunghi. Gesù, in altre parole, ti chiede di accoglierlo nella realtà quotidiana che vivi; nella Chiesa di oggi, così com’è; in chi hai vicino ogni giorno; nella concretezza dei bisognosi, nei problemi della tua famiglia, nei genitori, nei figli, nei nonni, accogliere Dio lì.

Lì c’è Lui, che ci invita a purificarci nel fiume della disponibilità e in tanti salutari bagni di umiltà. Ci vuole umiltà per incontrare Dio, per lasciarci incontrare da Lui. E noi, siamo accoglienti o assomigliamo ai suoi compaesani, che credevano di sapere tutto su di Lui? (Angelus, 20 gennaio 2022)

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