letto di pietre

Leggi e ascolta La Parola del 31 marzo 2023

Venerdì della V settimana di Quaresima

Prima Lettura

Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.

Dal libro del profeta Geremìa
Ger 20,10-13

Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno!
Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo».

Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».

Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.

Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!

Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 17 (18)

R. Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
 
Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;
già mi avvolgevano i lacci degli ìnferi,
già mi stringevano agguati mortali. R.
 
Nell’angoscia invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. R.

Acclamazione al Vangelo

Lode e onore a te, Signore Gesù!

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna. (Cf. Gv 6,63c.68c)

Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo

Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

La Parola del 31 marzo 2023

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,31-42

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?».

Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”?

Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 

Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore.

San Cirillo di Gerusalemme (313-350)

vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa

Catechesi battesimale n° 4,7 (trad. cb© evangelizo)

Credi al Figlio di Dio!

Credi nel Figlio di Dio, il solo e l’unico, nostro Signore Gesù Cristo, generato Dio da Dio, generato vita dalla vita, generato luce dalla luce, simile in tutto a colui che l’ha generato; colui che non ha preso l’essere nel tempo, ma che prima di tutti i secoli, eternamente e senza dubbio è stato generato dal Padre; la sapienza di Dio e la sua potenza e giustizia sussistenti; colui che siede alla destra del Padre, prima di tutti i secoli.

Non è, come alcuni hanno creduto, dopo la Passione che, per così dire, coronato da Dio per la sua pazienza, ha ricevuto il trono posto alla destra del Padre, ma è da che esiste (è generato da tutta l’eternità) che possiede la dignità regale, e siede col Padre, poiché è, come si dice, Dio, sapienza e forza, ed esercita la regalità col Padre e per il Padre, autore di tutte le cose.

Ma nulla manca alla sua dignità affinché sia divina, per così dire, lui conosce chi l’ha generato come è conosciuto da chi lo ha generato; insomma, ricordati di quanto è scritto nel Vangelo: “Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio” (Mt 11,27).

PAROLE DEL SANTO PADRE

La riconciliazione è la ri-creazione del mondo.

La missione più profonda di Gesù è la redenzione di tutti noi peccatori. E Gesù questo lo fa non con parole, non con gesti, non camminando sulla strada, no! Lo fa con la sua carne. È proprio lui, Dio, che diventa uno di noi, uomo, per guarirci da dentro. […]

Questo è il miracolo più grande attraverso il quale Gesù ci ha resi figli di Dio e ci ha dato la libertà dei figli. E proprio per questo noi possiamo dire: “Padre” e lo possiamo dire in libertà. […]

Noi, schiavi del peccato, ci ha fatto tutti liberi, ci ha guarito proprio nel fondo della nostra esistenza. (Omelia da Santa Marta, 4 luglio 2013)

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