La Parola del 30 luglio 2022
Leggi e ascolta la Parola del 30 luglio 2022
Sabato della XVII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Pietro Crisologo vescovo e dottore della Chiesa (mf)
- BB. Braulio Corres Federico Rubio e 69 comp.martiri († 1936)
Prima Lettura
Il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole.
Dal libro del profeta Geremìa
Ger 26,11-16.24
In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una condanna a morte merita quest’uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come avete udito con i vostri orecchi!».
Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltato.
Migliorate dunque la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, e il Signore si pentirà del male che ha annunciato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole».
I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio». La mano di Achikàm, figlio di Safan, fu a favore di Geremìa, perché non lo consegnassero al popolo per metterlo a morte.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 68 (69)
R. Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore.
Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca. R.
Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento, R.
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,10)
Alleluia.
Vangelo
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 14,1-12
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
Parola del Signore.
Diàdoco di Foticea (ca 400- ?)
vescovo
La perfezione spirituale, 12
«Chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,25)
Chi ama la sua vita (Gv 12,25) non può amare Dio; chi invece non ama se stesso per possedere le ricchezze ben più sublimi dell’amore di Dio, costui ama Dio. Questi non cerca mai la sua gloria, ma quella di Dio. Infatti chi ama se stesso ricerca la propria gloria, chi invece ama Dio desidera la gloria del suo creatore.
È proprio dell’anima che sperimenta e ama Dio ricercare sempre la gloria di Dio ogni volta che compie i comandamenti e si rallegra di esser loro soggetto, perché a Dio è dovuta la gloria per la sua grandezza, all’uomo invece si addice la sottomissione che lo rende familiare di Dio. Così facendo, esulteremo come Giovanni Battista e diremo senza posa: “Egli deve crescere, e io invece diminuire” (Gv 3,30).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Dietro questi personaggi c’è satana, seminatore di odio nella donna, seminatore di vanità nella ragazza, seminatore di corruzione nel re. E l’”uomo più grande nato da donna” finì solo, in una cella scura del carcere, per il capriccio di una ballerina vanitosa, l’odio di una donna diabolica, e la corruzione di un re indeciso.
È un martire, che lasciò che la sua vita venisse meno, meno, meno, per dare il posto al Messia. La vita ha valore solo nel donarla, nel donarla nell’amore, nella verità, nel donarla agli altri, nella vita quotidiana, nella famiglia. Sempre donarla. (Santa Marta 8 febbraio 2019)
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