Leggi e ascolta La Parola del 3 settembre 2022
Sabato della XXII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Gregorio Magno Papa e Dottore della Chiesa (540-604)
- BB. André-Abel Alricy e 71 compagni martiri († 1792)
Prima Lettura
Soffriamo la fame, la sete, la nudità.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 4,6b-15
Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 144 (145)
R. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. R.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi. R.
Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)
Alleluia.
Vangelo
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.
Catechismo della Chiesa cattolica
§1166-1167
“Il Figlio dell’uomo è signore del sabato”
“Secondo la tradizione apostolica, che trae origine dal giorno stesso della Risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il Mistero pasquale ogni otto giorni, in quello che si chiama giustamente Giorno del Signore o domenica” (Vat. II, SC 106). Il giorno della Risurrezione di Cristo è ad un tempo il “primo giorno della settimana”, memoriale del primo giorno della creazione, e l’“ottavo giorno” in cui Cristo, dopo il suo “riposo” del grande Sabato, inaugura il Giorno “che il Signore ha fatto”, il “giorno che non conosce tramonto” (Liturgia bizantina).
La “cena del Signore” ne costituisce il centro, poiché in essa l’intera comunità dei fedeli incontra il Signore risorto che la invita al suo banchetto (Cf Gv 21,12; Lc 24,30). Il giorno del Signore, il giorno della Risurrezione, il giorno dei cristiani, è il nostro giorno. E’ chiamato giorno del Signore proprio per questo: perché in esso il Signore è salito vittorioso presso il Padre. I pagani lo chiamano giorno del sole: ebbene, anche noi lo chiamiamo volentieri in questo modo: oggi infatti è sorta la luce del mondo, oggi è apparso il sole di giustizia i cui raggi ci portano la salvezza (San Girolamo).
La domenica è per eccellenza il giorno dell’Assemblea liturgica, giorno in cui i fedeli si riuniscono “perché, ascoltando la Parola di Dio e partecipando all’Eucaristia, facciano memoria della Passione, della Risurrezione e della gloria del Signore Gesù, e rendano grazie a Dio che li ha “rigenerati per una speranza viva per mezzo della Risurrezione di Gesù Cristo dai morti”” (SC 106; 1Pt 1,3).
O Cristo, quando contempliamo le meraviglie compiute in questo giorno della domenica della tua santa Risurrezione, noi diciamo: Benedetto il giorno di domenica, perché in esso ha avuto inizio la creazione. . . la salvezza del mondo. . . il rinnovamento del genere umano. . . In esso il cielo e la terra si sono rallegrati … Benedetto il giorno di domenica, perché in esso furono aperte le porte del paradiso in modo che Adamo e tutti coloro che ne furono allontanati vi possano entrare senza timore (Ufficio siro-antiocheno).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Si tratta di non vivere in maniera ipocrita, ma di essere disposti a pagare il prezzo di scelte coerenti – questo è l’atteggiamento che ognuno di noi dovrebbe cercare nella vita: coerenza – pagare il prezzo di essere coerenti col Vangelo. Coerenza con il Vangelo.
Perché è buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete, testimoniando il Vangelo che è essenzialmente amore per Dio e per i fratelli. (Angelus, 18 agosto 2019)
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