Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 3 marzo 2024
Sommario
III Domenica di Quaresima
- S. Teresa Eustochio Verzeri fondatrice (1801-1852)
- S. Katharine Mary Drexel vergine e fondatrice (1858-1955)
Prima Lettura
La legge fu data per mezzo di Mosè.
Dal libro dell’Èsodo
Es 20,1-17
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante. R.
Seconda Lettura
Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 1,22-25
Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna. (Cf. Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Il Vangelo del 3 marzo 2024
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,13-25
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Parola del Signore.
Origene (ca 185-253)
sacerdote e teologo
Commento al vangelo di Giovanni, 10 (trad. cb© evangelizo)
«In tre giorni lo farò risorgere»
E’ grande e molto difficile da sondare, il mistero della nostra risurrezione. E’ annunciato in molti testi della Scrittura, ma soprattutto in Ezechiele (…): «Lo Spirito del Signore mi depose nella pianura che era piena di ossa (…); erano tutte inaridite. Mi disse: “Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?”. Io risposi: “Signore Dio, tu lo sai”.
Egli mi replicò: “Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore» (Ez 37,1-4). (…) Quali sono dunque le ossa a cui è detto: «Udite la parola del Signore» (…) se non il corpo di Cristo, di cui il Signore diceva: «Sono slogate tutte le mie ossa» (Sal 22,15). (…) Come avvenne la risurrezione del corpo vero e perfetto di Cristo, un giorno le membra di Cristo (…) saranno ricomposte, le ossa con le proprie ossa, giuntura a giuntura.
Nessuno privo di quella giuntura arriverà allo stato di «uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo» (Ef 4,13). Allora (…) «tutte le membra, pur essendo molte, saranno un corpo solo» (1Cor 12,12).
(…) Lo dico a proposito del Tempio di cui il Signore ha detto: «Lo zelo per la tua casa mi divora» (Sal 69,10), e a proposito degli ebrei che chiedevano di mostrare loro un segno, e infine a proposito della sua risposta (…): «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Poiché bisogna che sia scacciato dal tempio, che è il Corpo di Cristo, tutto ciò che è contro la ragione e che proviene da scambio, affinché in futuro quel tempio non sia più una casa di mercanti.
Bisogna inoltre (…) che dopo la sua distruzione ad opera di coloro che rifiutano la parola di Do, sia ricostruito il terzo giorno. (…) Grazie alla purificazione di Gesù, i discepoli, abbandonato ciò che è irragionevole e qualsiasi scambio, a causa dello zelo del Verbo, Parola di Dio, presente in essi, i discepoli saranno «distrutti» per essere «ricostruiti» da Gesù in tre giorni. (…) Poiché ci vogliono tre giorni interi perché questa ricostruzione sia compiuta.
Per questo si può dire da una parte che la risurrezione è avvenuta e d’altra parte che deve avvenire: veramente «siamo stati sepolti insieme a Cristo» e «con lui anche noi risorgeremo» (cfr Rom 6,4) (…) «Tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo» (1Cor 15,22seg).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Per interpretare il gesto di Gesù di purificare la casa di Dio, i suoi discepoli si servirono di un testo biblico tratto dal salmo 69: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà» (v. 17). […] Questo salmo è un’invocazione di aiuto in una situazione di estremo pericolo a causa dell’odio dei nemici: la situazione che Gesù vivrà nella sua passione.
Lo zelo per il Padre e per la sua casa lo porterà fino alla croce: il suo è lo zelo dell’amore che porta al sacrificio di sé, non quello falso che presume di servire Dio mediante la violenza. […] E l’evangelista annota: «Egli parlava del tempio del suo corpo» (v. 21). Con la Pasqua di Gesù inizia il nuovo culto, nel nuovo tempio, il culto dell’amore, e il nuovo tempio è Lui stesso. (Angelus, 4 marzo 2018)
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