Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 28 ottobre 2024
Santi Simone e Giuda, apostoli, festa
- SS. Simone e Giuda apostoli e martiri (festa)
- S. Rodrigo Aguilar sac. e martire in Messico (1875-1927)
Prima Lettura
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 2,19-22
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
Il Vangelo del 28 ottobre 2024
Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,12-19
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.
Concilio Vaticano II
Lumen Gentium, § 24-25 © Libreria Editrice Vaticana
“C’era … gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo”
I vescovi, quali successori degli apostoli, ricevono dal Signore, cui è data ogni potestà in cielo e in terra, la missione d’insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni creatura, affinché tutti gli uomini, per mezzo della fede, del battesimo e dell’osservanza dei comandamenti, ottengano la salvezza (cfr. Mt 28,18-20; Mc 16,15-16; At 26,17 ss). Per compiere questa missione, Cristo Signore promise agli apostoli lo Spirito Santo e il giorno di Pentecoste lo mandò dal cielo, perché con la sua forza essi gli fossero testimoni fino alla estremità della terra, davanti alle nazioni e ai popoli e ai re (cfr. At 1,8; 2,1 ss; 9,15). L’ufficio poi che il Signore affidò ai pastori del suo popolo, è un vero servizio, che nella sacra Scrittura è chiamato significativamente « diaconia », cioè ministero (cfr. At 1,17 e 25; 21,19; Rm 11,13; 1 Tm 1,12). (…) Tra i principali doveri dei vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I vescovi, infatti, sono gli araldi della fede che portano a Cristo nuovi discepoli; sono dottori autentici, cioè rivestiti dell’autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita, la illustrano alla luce dello Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose nuove e vecchie (cfr. Mt 13,52), la fanno fruttificare e vegliano per tenere lontano dal loro gregge gli errori che lo minacciano (cfr. 2 Tm 4,1-4) . I vescovi che insegnano in comunione col romano Pontefice devono essere da tutti ascoltati con venerazione quali testimoni della divina e cattolica verità; e i fedeli devono accettare il giudizio dal loro vescovo dato a nome di Cristo in cose di fede e morale, e dargli l’assenso religioso del loro spirito.
PAROLE DEL SANTO PADRE
‘Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio’. E poi viene tutto l’altro: la gente, la scelta dei discepoli, le guarigioni, scaccia i demoni … La pietra d’angolo è Gesù, sì: ma Gesù che prega. Gesù prega. Ha pregato e continua a pregare per la Chiesa. La pietra d’angolo della Chiesa è il Signore davanti al Padre, che intercede per noi, che prega per noi. Noi preghiamo Lui, ma il fondamento è Lui che prega per noi. […] sul monte degli Ulivi Gesù prega; sulla croce, finisce pregando: la sua vita finì in preghiera. Questa è la nostra sicurezza, questo è il nostro fondamento, questa è la nostra pietra d’angolo: Gesù che prega per noi, Gesù che prega per me. ognuno di noi può dire: “Sono sicuro, sono sicura che Gesù prega per me, è davanti al Padre e mi nomina.” Questa è la pietra d’angolo della Chiesa: Gesù in preghiera. […]
Pensiamo a quel passo, prima della Passione quando Gesù si rivolge a Pietro, con quell’avvertimento”: “Pietro … Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al vaglio, come il grano. Ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede”: “E quello che dice a Pietro lo dice a te, e a te, e a te, e a me, e a tutti: ‘Io ho pregato per te, io prego per te, io adesso sto pregando per te’, e quando viene sull’altare, Lui viene a intercedere, a pregare per noi. Come sulla Croce. E questo ci dà una grande sicurezza. Io appartengo a questa comunità, salda perché ha come pietra d’angolo Gesù, ma Gesù che prega per me, che prega per noi. Oggi ci farà bene pensare sulla Chiesa; riflettere su questo mistero della Chiesa. Siamo tutti come una costruzione, ma il fondamento è Gesù, è Gesù che prega per noi. È Gesù che prega per me. (Omelia da Santa Marta, 28 ottobre 2016)
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