La Parola del 28 ottobre 2023
Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 28 ottobre 2023
Santi Simone e Giuda, apostoli, festa
- SS. Simone e Giuda apostoli e martiri (festa)
- S. Rodrigo Aguilar sac. e martire in Messico (1875-1927)
Prima Lettura
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 2,19-22
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
Il Vangelo del 28 ottobre 2023
Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,12-19
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:
Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti.
Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.
San Cirillo d’Alessandria (380-444)
vescovo e dottore della Chiesa
Commento al vangelo di Giovanni, 12, 1; PG 74, 707-710 (trad. cb© evangelizo)
« Ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli »
Nostro Signore Gesù Cristo istituì guide e maestri per il mondo intero, e dei « dispensatori dei suoi divini misteri » (1 Cor 4,1). Volle inoltre che risplendessero come fiaccole e rischiarassero non soltanto il paese dei giudei, (…) ma anche tutti gli altri che si trovano sotto il sole e tutti gli uomini che popolano la terra.
È verace perciò colui che afferma: « Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio » (Eb 5,4). (…) Se pensava di dover mandare i suoi apostoli allo stesso modo con cui il Padre aveva mandato lui (Gv 20, 21), era necessario che lo imitassero perfettamente e per questo conoscessero esattamente il mandato affidato dal Padre al Figlio.
Ecco perché spiega molte volte la natura della sua missione. Una volta ha detto: « Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori a convertirsi » (Lc 5,32). E ancora: « Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato » (Gv 6,38).
E un’altra volta: « Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui » (Gv 3,17).
Riassumendo perciò in poche parole le norme dell’apostolato, dice di averli mandati come egli stesso fu mandato dal Padre, perché da ciò comprendano che devono chiamare i peccatori a convertirsi, guarire i malati sia nel corpo che nello spirito, non fare come amministratori la propria volontà, ma quella di colui da cui sono stati inviati e salvare il mondo con il suo genuino insegnamento.
PAROLE DEL SANTO PADRE
I Vangeli ci mostrano quanto la preghiera sia stata fondamentale nella relazione di Gesù con i suoi discepoli.
Ciò appare già nella scelta di coloro che poi diverranno gli Apostoli. Luca colloca la loro elezione in un preciso contesto di preghiera e dice così: «In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli» (6,12-13).
Gesù li sceglie dopo una notte di preghiera. Pare che non ci sia altro criterio in questa scelta se non la preghiera, il dialogo di Gesù con il Padre. A giudicare da come si comporteranno poi quegli uomini, sembrerebbe che la scelta non sia stata delle migliori perché tutti sono fuggiti, lo hanno lasciato da solo prima della Passione; ma è proprio questo, specialmente la presenza di Giuda, il futuro traditore, a dimostrare che quei nomi erano scritti nel disegno di Dio.
Continuamente riaffiora nella vita di Gesù la preghiera in favore dei suoi amici. Gli Apostoli qualche volta diventano per Lui motivo di preoccupazione, ma Gesù, come li ha ricevuti dal Padre, dopo la preghiera, così li porta nel suo cuore, anche nei loro errori, anche nelle loro cadute. In tutto questo scopriamo come Gesù sia stato maestro e amico, sempre disponibile ad attendere con pazienza la conversione del discepolo. (Udienza generale, 2 giugno 2021)
Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 by Remigio Ruberto
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