La Parola del 28 maggio 2023
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Sommario
Domenica di Pentecoste
- B. Luigi Biraghi sacerdote e fondatore (1804-1879)
- S. Ubaldesca vergine dell’Ordine di Malta (1136-1206)
Prima Lettura
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.
Dagli Atti degli Apostoli
At 2,1-11
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.
Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa?
Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 103 (104)
R. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. R.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. R.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. R.
Seconda Lettura
Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 12,3b-7.12-13
Fratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.
Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.
Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo.
Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
Parola di Dio.
Sequenza
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.
il Vangelo di oggi
Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,19-23
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».
Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Parola del Signore.
Santa Gertrude di Helfta (1256-1301)
monaca benedettina
L’araldo del divino amore, Libro IV, SC 255 (https://www.scrutatio.it/archivio/articolo/araldo-4/7208/cap32)
Pieno di gratitudine ricevere lo Spirito Santo
Mentre si leggeva nel Vangelo che il Signore accordò lo Spirito Santo agli Apostoli soffiando su di essi (cfr. Gv 20,22), Gertrude pregò fervorosamente il Signore di comunicarle tale Spirito pieno di dolcezza.
Egli rispose: « Se desideri ricevere lo Spirito Santo, devi come i discepoli, toccarmi il fianco e le mani ». (cfr. Gv 20,27). A quelle parole ella comprese che chi brama lo Spirito Santo deve toccare il fianco del Signore, cioè considerare con riconoscenza l’amore del Cuore di Dio, quell’amore per cui Egli ci ha predestinati da tutta l’eternità a essere suoi figli ed eredi, quell’amore per cui ci colma d’infiniti beni, malgrado la nostra indegnità ed ingratitudine.
Bisogna inoltre toccare le mani del Signore, cioè ricordare con riconoscenza quanto Egli ha compiuto con tanto amore, per la nostra redenzione durante i trentatre anni della sua vita e specialmente con la sua Passione e Morte.
Quando l’uomo, a tale ricordo, si sente infiammare ardore, offra il suo cuore pronto a compiere la volontà di Dio, in unione all’amore con cui il Signore ha detto: « Come il Padre mi ha mandato. così io mando voi » (Gv 20, 21). Egli dovrà nulla desiderare, né volere all’infuori del divino beneplacito, pronto a soffrire tutto quello che Dio ordinerà.
Colui che avrà queste sante disposizioni riceverà lo Spirito Santo, con gli stessi sentimenti che provarono i discepoli quando fu loro comunicato il soffio del Figlio di Dio.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Andiamo dunque all’inizio della Chiesa, al giorno di Pentecoste. Guardiamo gli Apostoli […] Tutti erano differenti.
Gesù non li aveva cambiati, non li aveva uniformati facendone dei modellini in serie. No. Aveva lasciato le loro diversità e ora li unisce ungendoli di Spirito Santo. L’unione – l’unione di loro diversi – arriva con l’unzione.
A Pentecoste gli Apostoli comprendono la forza unificatrice dello Spirito. La vedono coi loro occhi quando tutti, pur parlando lingue diverse, formano un solo popolo: il popolo di Dio, plasmato dallo Spirito, che tesse l’unità con le nostre diversità, che dà armonia perché nello Spirito c’è armonia.
Lui è l’armonia. […] Ripartiamo da qui, guardiamo la Chiesa come fa lo Spirito, non come fa il mondo. Il mondo ci vede di destra e di sinistra, con questa ideologia, con quell’altra; lo Spirito ci vede del Padre e di Gesù.
Il mondo vede conservatori e progressisti; lo Spirito vede figli di Dio. Lo sguardo mondano vede strutture da rendere più efficienti; lo sguardo spirituale vede fratelli e sorelle mendicanti di misericordia.
Lo Spirito ci ama e conosce il posto di ognuno nel tutto: per Lui non siamo coriandoli portati dal vento, ma tessere insostituibili del suo mosaico. (Omelia nella Messa nella Solennità di Pentecoste, 31 maggio 2020)
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