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Tempo di lettura: 6 minuti
Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 28 febbraio 2025
Venerdì della VII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Auguste Chapdelaine missionario e martire (1814-1856)
- B. Tymoteusz Trojanowski sac. O.F.M. e martire († 1942)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Per un amico fedele non c’è prezzo.
Dal libro del Siràcide
Sir 6,5-17
Una bocca amabile moltiplica gli amici,
una lingua affabile le buone relazioni.
Siano molti quelli che vivono in pace con te,
ma tuo consigliere uno su mille.
Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova
e non fidarti subito di lui.
C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
Tieniti lontano dai tuoi nemici
e guàrdati anche dai tuoi amici.
Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici:
come è lui, tali saranno i suoi amici.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola. R.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie. R.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità. (Cf. Gv 17,17b.a)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 28 febbraio 2025
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
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Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,1-12
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Parola del Signore.
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San Giovanni Paolo II (1920-2005)
papa
Discorso al Sinodo sulla famiglia (ott. 1980), § 5 (© Libreria Editrice Vaticana)
« I due saranno una carne sola »
Quando Cristo, prima della sua morte, proprio alla soglia del mistero pasquale, prega dicendo : « Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi » (Gv 17,11), egli chiede anche, forse con dilezione, l’unità tra gli sposi e nelle famiglie. Sta pregando per l’unità dei suoi discepoli, per l’unità della Chiesa. Ora il mistero della Chiesa è paragonato da san Paolo al matrimonio (Ef 5,32). Per cui la Chiesa non solo si prende cura della famiglia, ma anche la considera, in un certo modo, suo modello. Nell’amore di Cristo, suo Sposo, che ci ha amati fino alla morte, la Chiesa contempla gli sposi che hanno promesso di amarsi per tutta la vita, fino alla morte. Ed essa considera un dovere suo singolare proteggere tale amore, questa fedeltà e onestà e tutti i beni, che ne provengono per la persona umana e per la società. È proprio la famiglia che dà la vita alla società; È in essa che, attraverso l’opera di educazione, si forma la struttura stessa dell’umanità, di ogni uomo sulla terra. Ecco quanto dice, nel Vangelo …, il Figlio al Padre: “Le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte… e hanno creduto che tu mi hai mandato… Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie…” (Gv 17,8-10). Non risuona nei cuori delle generazioni l’eco di questo dialogo? Non costituisce esso il tessuto vivificante della storia di ogni famiglia e, tramite la famiglia, di ogni uomo? … “Io prego per loro… per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi”! (Gv 17,9).
PAROLE DEL SANTO PADRE
La fiducia di Dio nell’uomo e nella donna, ai quali affida la terra, è generosa, diretta, e piena. Si fida di loro. Ma ecco che il maligno introduce nella loro mente il sospetto, l’incredulità, la sfiducia. E infine, arriva la disobbedienza al comandamento che li proteggeva. Cadono in quel delirio di onnipotenza che inquina tutto e distrugge l’armonia. Anche noi lo sentiamo dentro di noi tante volte, tutti. Il peccato genera diffidenza e divisione fra l’uomo e la donna. […] La svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna è certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia! E la Bibbia dice una cosa bella: l’uomo trova la donna, si incontrano e l’uomo deve lasciare qualcosa per trovarla pienamente. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre per andare da lei. È bello! Questo significa incominciare una strada. L’uomo è tutto per la donna e la donna è tutta per l’uomo. (Udienza generale, 22 aprile 2015)
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