Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 28 agosto 2023
Sommario
Lunedì della XXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Agostino d’Ippona vescovo e Dr. della Chiesa (354-430)
- S. Junípero Serra Ferrer sacerdote O.F.M. (1713-1784)
Prima Lettura
Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 1,1-5.8b-10
Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 149
R. Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Il Vangelo del 28 agosto 2023
Guai a voi, guide cieche.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,13-22
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi!
Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore.
Doroteo di Gaza (ca 500-?)
monaco in Palestina
Istruzioni, I, § 8-9; SC 92 (trad. cb© evangelizo)
Dio ci chiama instancabilmente alla conversione
La bontà di Dio, come spesso lo ripeto, non ha abbandonato quelli che Lui ha creato, ma si volge ancora verso di loro a ricordare di nuovo: « Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. » (Mt 11,28).
Sarebbe a dire: eccovi stanchi, eccovi infelici, avete fatto l’esperienza del male a causa della vostra disobbedienza. Orsù convertitevi, finalmente; (…) vivete nell’umiltà, voi che eravate morti a causa dell’orgoglio. (…)
Oh, fratelli miei, cosa non fa l’orgoglio, e che potere possiede l’umiltà! Che bisogno c’era di tutte queste deviazioni? Se fin dall’inizio, l’uomo fosse rimasto umile e avesse obbedito a Dio(…), non sarebbe caduto. Anche dopo la sua caduta, Dio ha fornito l’opportunità di pentirsi e di ottenere misericordia; ma (l’uomo) ha tenuto la testa alta. Dio, in effetti, chiamò l’uomo e gli disse: « Dove sei? » (Gn 3,9), sarebbe a dire: « Come hai fatto a cadere così in basso? » (…)
Poi gli chiede: « Perché hai peccato? Perché hai disobbedito? », volendo, in questo modo, fargli dire: « Perdonami ». Ma (…)non c’è né umiltà né pentimento bensì il contrario.
L’uomo replica: « La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato » (Gn 3,12); egli non dice « la mia donna » ma « la donna che tu mi hai posta accanto », come per dire: « Il carico che tu mi hai messo sulla testa ».
È così, fratelli: quando un uomo non accetta di vedersi peccatore, non teme di accusare Dio stesso. Dio si rivolge poi alla donna e dice: « Perché nemmeno tu hai osservato il mio comandamento?», come se dicesse: « Almeno tu dimmi: Perdonami, affinché la tua anima si umili e ottenga misericordia ».
Ma (…) la donna risponde a sua volta: « Il serpente mi ha ingannata » (v. 13), come per dire: « Se lui ha peccato perché dovrei essere io la colpevole? » Cosa fate, sciagurati? (…) Riconoscete la vostra colpa; abbiate pietà della vostra nudità! Ma nessuno si è degnato di riconoscersi peccatore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Di questi, dei loro maestri, dei dottori della Legge, Gesù aveva detto: “Guai a voi che percorrete cielo e mare per fare un proselito e quando l’avete trovato lo fate peggio di prima. Lo fate figlio della Geenna”.
Più o meno così dice Gesù nel capitolo 23° di Matteo (cfr v. 15). Questa gente, che era “ideologica”, più che “dogmatica”, “ideologica”, aveva ridotto la Legge, il dogma a un’ideologia: “si deve fare questo, e questo, e questo…”.
Una religione di prescrizioni, e con questo toglievano la libertà dello Spirito. E la gente che li seguiva era gente rigida, gente che non si sentiva a suo agio, non conosceva la gioia del Vangelo. La perfezione della strada per seguire Gesù era la rigidità: “Si deve fare questo, questo, questo, questo…”.
Questa gente, questi dottori “manipolavano” le coscienze dei fedeli e, o li facevano diventare rigidi o se ne andavano.
Per questo, io mi ripeto tante volte e dico che la rigidità non è dello Spirito buono, perché mette in questione la gratuità della redenzione, la gratuità della risurrezione di Cristo. (…) La giustificazione è gratuita. La morte e la risurrezione di Cristo è gratuita.
Non si paga, non si compra: è un dono! (Omelia Santa Marta, 15 maggio 2020)
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2023 by Remigio Ruberto
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.