La Parola del 26 giugno 2022
Leggi e ascola la Parola del 26 giugno 2022
XIII Domenica del Tempo Ordinario
- S. Josemaría Escrivá sac. e fondatore Opus Dei (1902-1975)
- B. Andrea Giacinto Longhin vescovo O.F.M. (1863-1936)
Prima Lettura
Eliseo si alzò e seguì Elìa.
Dal primo libro dei Re
1 Re 19,16b.19-21
In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 15 (16)
R. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.
Seconda Lettura
Siete stati chiamati alla libertà.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,1.13-18
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.
La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
tu hai parole di vita eterna. (1 Sam 3, 9; Gv 6, 68c)
Alleluia.
Vangelo
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore.
San Giovanni XXIII (1881-1963)
papa
Giornale dell’anima, giugno 1957 [prima della sua elezione al papato]
« Ti seguirò dovunque tu vada »
« Quando viene la sera, dà a noi la luce. » Signore, giungiamo alla sera. Sono nel settantaseiesimo anno di questa mia vita, che è stata un gran dono del Padre celeste.
Tre quarti dei miei contemporanei sono passati sull’altra riva. Occorre quindi che, anch’io, mi tenga pronto per il gran momento. Il pensiero della morte non mi preoccupa. (…) La mia salute è eccellente e ancora robusta, ma non devo fidarmi di questo; voglio tenermi pronto a rispondere « presente » ad ogni chiamata, anche improvvisa. La vecchiaia – che è anch’essa un gran dono del Signore – deve essere per me motivo di silenziosa gioia interiore, e di abbandono quotidiano al Signore, verso il quale sono rivolto come un bambino verso le braccia aperte di suo padre.
La mia umile e ora lunga vita è trascorsa come una matassa, all’insegna della semplicità e della purezza. Non mi costa niente riconoscere e ripetere che sono e valgo soltanto un bel nulla. Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io, ho lasciato fare a lui. (…)
È proprio vero che « la volontà di Dio è la mia pace ». E la mia speranza sta interamente nella misericordia di Gesù. (…) Penso che per la mia completa mortificazione e purificazione, per ammettermi alla sua gioia eterna, il Signore mi riservi qualche grande pena o afflizione del corpo e dello spirito prima di morire. Ebbene, accetto tutto e di buon cuore, purché tutto serva alla sua gloria e al bene della mia anima e dei miei cari figli spirituali. Temo la debolezza della mia resistenza, e lo prego di aiutarmi, perché ho poca, anzi nessuna fiducia in me stesso, ma ho una fiducia totale nel Signore Gesù.
Ci sono due porte per il paradiso: l’innocenza e la penitenza. Chi può pretendere, come uomo povero e fragile, di trovare spalancata la prima? Invece la seconda è del tutto sicura. Gesù è passato da quella, con la croce in spalla, in espiazione per i nostri peccati e ci invita a seguirlo.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Da quel momento, dopo quella ‘ferma decisione’, Gesù punta dritto al traguardo, e anche alle persone che incontra e che gli chiedono di seguirlo, dice chiaramente quali sono le condizioni: non avere una dimora stabile; sapersi distaccare dagli affetti umani; non cedere alla nostalgia del passato.
Ma Gesù dice anche ai suoi discepoli, incaricati di precederlo sulla via verso Gerusalemme per annunciare il suo passaggio, di non imporre nulla: se non troveranno disponibilità ad accoglierlo, si proceda oltre, si vada avanti.
Gesù non impone mai, Gesù è umile, Gesù invita. Se tu vuoi, vieni. L’umiltà di Gesù è così: Lui invita sempre, non impone. (Angelus, 30 giugno 2013)
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