La Parola del 26 aprile 2024
Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 26 aprile 2024
Venerdì della IV settimana di Pasqua
- S. Rafael Arnáiz Barón religioso O.C.S.O. (1911-1938)
- S. Giovanni Battista Piamarta sac. e fondatore (1841-1913)
Prima Lettura
Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli
At 13,26-33
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:]
«Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza.
Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l’ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: “Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato”».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 2
R. Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato. R.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai». R.
E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)
Alleluia.
Il Vangelo del 26 aprile 2024
Io sono la via, la verità e la vita.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,1-6
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Parola del Signore.
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d’Europa
Lettera 101 a Giacomo Cardinale degli Orsini, n° 55 (trad. cb© evangelizo)
“Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore”
La sovrana Bontà si manifesta in diversi modi e Cristo benedetto ha detto: “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore” (Gv 14,2). Chi potrà dire la diversità dei mezzi, visite, doni e grazie si Dio, non solo nelle creature, ma in un’anima sola?
Poiché, come sono varie le virtù, anche se tutte col segno della carità, il comportamento e le opere dei servi di Dio sono altrettanto diversi; non che chi ha perfettamente la virtù della carità non abbia anche tutte le altre, ma ognuno ne ha una che prevale sulle altre. Da ciò le diversità di vita. Chi ha soprattutto la carità trova la sua gioia ad esercitarla verso il prossimo; chi ha l’umiltà ricerca con passione la solitudine.
Uno ama la giustizia, l’altro la libertà frutto di una fede viva che sembra nulla temere. Altri amano la penitenza e si danno alla mortificazione del corpo; altri s’impegnano ad annullare la propria volontà per una vera e perfetta obbedienza. Modi diversi, anche se tutti nella via della carità.
I santi che gioiscono della vita eterna l’hanno tutti seguita, pur in diversi modi; infatti non ce n’è uno che assomigli all’altro. C’è la stessa diversità fra gli angeli, che non sono tutti uguali. Una delle gioie dell’anima nella vita eterna è anche vedere la grandezza di Dio nella varietà della ricompensa che dà ai suoi santi.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Fratelli e sorelle, questa Parola è fonte di consolazione, è fonte di speranza per noi. Gesù non si è separato da noi ma ci ha aperto la strada, anticipando la nostra destinazione finale: l’incontro con Dio Padre, nel cui cuore c’è un posto per ognuno di noi.
Allora, quando sperimentiamo la fatica, lo smarrimento e persino il fallimento, ricordiamo dove è diretta la nostra vita. Non dobbiamo perdere di vista la meta, anche se oggi corriamo il rischio di scordarcelo, di dimenticare le domande finali, quelle importanti: dove andiamo? Verso dove camminiamo? Per cosa vale la pena vivere? Senza queste domande, schiacciamo la vita solo sul presente, pensiamo che dobbiamo goderla il più possibile e finiamo per vivere alla giornata, senza uno scopo, senza un traguardo.
La nostra patria, invece, è in cielo (cfr Fil 3,20), non dimentichiamo la grandezza e la bellezza della meta!
Una volta scoperta la meta, anche noi, come l’apostolo Tommaso nel Vangelo di oggi, ci chiediamo: come andarci, qual è la strada? A volte, soprattutto quando ci sono grandi problemi da affrontare e c’è la sensazione che il male sia più forte, e viene da chiedersi: che cosa devo fare, quale via devo seguire? Ascoltiamo la risposta di Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6).
“Io sono la via”. Gesù stesso è la via da seguire per vivere nella verità e avere la vita in abbondanza. Lui è la via e dunque la fede in Lui non è un “pacchetto di idee” da credere, ma una strada da percorrere, un viaggio da compiere, un cammino con Lui. È seguire Gesù, perché Egli è la via che conduce alla felicità che non tramonta. (Regina Caeli, 7 maggio 2023)
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