Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 25 novembre 2024
Lunedì della XXXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Caterina d’Alessandria (ET) vergine e martire († 305)
- BB. Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi sposi esemplari
Prima Lettura
Recavano scritto sulla fronte il nome di Cristo e il nome del Padre suo.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 14,1-3.4b-5
Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 23 (24)
R. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. R.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli. R.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo. (Mt 24,42a.44)
Alleluia.
Il Vangelo del 25 novembre 2024
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,1-4
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
Meditazioni sul Vangelo, sulle virtù principali (1896) (trad. cb© evangelizo)
“Lei ha messo più di tutti”
“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). E’ l’ultima preghiera del Maestro, del nostro Amato. Possa essere la nostra! E che non sia solo quella dell’ultimo momento, ma quella di ogni momento: “Padre mio, mi affido a te, mi abbandono a te, fa’ di me ciò che ti piace. Qualunque cosa tu faccia di me ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto. La tua volontà si compia in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, mio Dio. Affido l’anima mia alle tue mani te la dono mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore perché ti amo, ed è un bisogno del mio amore di donarmi di pormi nelle tue mani senza riserve con infinita fiducia perché tu sei mio Padre.”
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