Vangelo
Ultimo aggiornamento: lunedì 24 Gennaio 2022 alle 11:19

Conversione di San Paolo, apostolo, festa

Atti degli Apostoli 22,3-16.

In quei giorni, Paolo disse al popolo: “Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma cresciuto in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nelle più rigide norme della legge paterna, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi.
Io perseguitai a morte questa nuova dottrina, arrestando e gettando in prigione uomini e donne,
come può darmi testimonianza il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro ricevetti lettere per i nostri fratelli di Damasco e partii per condurre anche quelli di là come prigionieri a Gerusalemme, per essere puniti.
Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me;
caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
Risposi: Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti.
Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono colui che mi parlava.
Io dissi allora: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia.
E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni, giunsi a Damasco.
Un certo Anania, un devoto osservante della legge e in buona reputazione presso tutti i Giudei colà residenti,
venne da me, mi si accostò e disse: Saulo, fratello, torna a vedere! E in quell’istante io guardai verso di lui e riebbi la vista.
Egli soggiunse: Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca,
perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito.
E ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome.

Salmi 117(116),1.2.

Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte, nazioni, dategli gloria.

Forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,15-18.

In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

PAROLE DEL SANTO PADRE

Preghiamo il Signore perché ci aiuti a vivere la nostra fede così: la fede da porte aperte, una fede trasparente, non “proselitista”, ma che faccia vedere: “Io sono così”. E con questa sana curiosità, aiuti la gente a ricevere questo messaggio che li salverà. (Santa Marta, 25 aprile 2020)

Santa Caterina da Siena (1347-1380)

terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d’Europa
Non conoscere che Cristo Crocifisso

O grande san Paolo, ricondotto dall’errore alla verità!

O eterna Trinità e unico Dio! Dio, essenza unica in tre persone! Potrei paragonarti ad una vigna con tre rami? Facesti l’uomo a tua immagine e somiglianza perché avesse l’impronta della tua trinità e divinità, con le tre facoltà che possiede nell’unica anima. E conciò non solo ti assomiglia, ma anche si unisce a Te. (…) O grande San Paolo, avevi penetrato questa verità tu che sapevi bene da dove venivi, dove andavi e per quale strada. E’ che avevi conosciuto il tuo principio e la tua fine, come anche la strada da seguire. Con questa considerazione, le tre facoltà della tua anima si sono unite alle tre persone divine. La memoria aderiva al Padre nel ricordo chiarissimo che da lui procedono tutte le cose: non solo ciò che è ma anche le divine persone. Da allora non potevi non vedere che lui è il tuo principio. L’intelligenza, unita al Figlio, al Verbo, scrutava a fondo l’ordine disposto dalla sapienza del Verbo, secondo la quale le creature tornano alla loro fine che coincide col principio. La volontà, l’avevi unita al Santo Spirito amando con tutto il cuore questo amore, questa clemenza, che – tu lo sapevi – è causa di tutta la creazione, di tutte le grazie che ti furono date senza alcun merito precedente dalla tua parte. Sapevi che in tutte le sue opere la divina clemenza aveva un sono scopo: la tua beatificazione. Ecco perché, ricondotto dal Verbo dall’errore alla verità, dopo aver ricevuto la grazia di una conversione dove hai contemplato la divina essenza in tre persone, tornato nel tuo corpo, o meglio, ai tuoi sensi, subito non hai ricordato che la visione del Verbo incarnato: ne eri tutto impregnato!


Eugenio

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