Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 24 settembre 2024
Martedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Vincenzo Maria Strambi vescovo C.P. (1745-1824)
- S. Pacifico da Sanseverino Marche sac. O.F.M. (1653-1721)
Prima Lettura
Proverbi di carattere vario.
Dal libro dei Proverbi
Prv 21,1-6.10-13
Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
Il giusto osserva la casa del malvagio
e precipita i malvagi nella sventura.
Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie. R.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Osserverò continuamente la tua legge,
in eterno, per sempre. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano. (Lc 11,28)
Alleluia.
Il Vangelo del 24 settembre 2024
Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,19-21
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Parola del Signore.
Sant’Ireneo di Lione (ca130-ca 208)
vescovo, teologo e martire
Contro le eresie, III, 22; SC 211, 439 (trad. cb© evangelizo)
Noi siamo suoi fratelli perché sua madre ha ascoltato la parola di Dio e l’ha messa in pratica
La Vergine Maria è stata obbediente quando ha detto: “Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua parola” (Lc 1,38). Eva invece era stata disobbediente; aveva disobbedito mentre era ancora vergine. (…) Quindi, così come Eva, disobbedendo, è diventata causa di morte per se stessa e per tutto il genere umano, così anche Maria, sposa, pur vergine, di colui che le era predestinato, è diventata, obbedendo, causa di salvezza per se stessa e per tutto il genere umano. (…) Infatti ciò che è stato legato non può essere sciolto se non si rifanno nel senso inverso gli occhielli del nodo; in questo modo il primo nodo è sciolto dal secondo, e il secondo serve per sciogliere il primo. Per questo il Signore diceva che i primi sarebbero stati gli ultimi, e gli ultimi i primi (Mt 19,30). Anche il profeta affermava la stessa cosa dicendo: “Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli” (Sal 45,17). Infatti il Signore quando è diventato “il primogenito di coloro che risuscitano dai morti” ed ha accolto nel suo seno gli antichi padri, li ha fatti rinascere nella vita di Dio, divenendo lui stesso “il principio” dei viventi (Col 1,18) perché Adamo era diventato il principio dei morti. Per questo Luca ha cominciato dal Signore la sua genealogia, per poi farla risalire da Gesù ad Adamo (Lc 3,23), mostrando così che non sono i padri ad avere dato la vita al Signore, ma lui li ha fatti rinascere nel Vangelo della vita. Così anche il nodo della disobbedienza di Eva è stato sciolto dall’obbedienza di Maria. Ciò infatti che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Possiamo fermarci un po’ su questa parola: famiglia. Perché è una realtà che è tanto cambiata, e sta cambiando (…). Ma (…) le novità, quelle vere, a questo mondo le ha portate uno solo: Gesù Cristo. La vera rivoluzione della famiglia l’ha fatta Lui. E anche la famiglia, Lui, l’ha rinnovata, l’ha trasformata. (…) Lo raccontano i tre sinottici Matteo, Marco e Luca. Gesù sta predicando in mezzo ai suoi discepoli e ad altra gente e a un certo punto gli dicono: “Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi parenti che ti cercano”. (…) Lui gira lo sguardo su quelli che stanno lì intorno a Lui e dice: “Ecco mia madre e i miei fratelli!”. E aggiunge: “Perché chi fa la volontà del Padre mio è per me fratello, sorella e madre” (cfr Mt 12,46-50; Mc 3,31-35; Lc 8,19-21). (…) Questa parola di Gesù ha radicalmente rinnovato la famiglia, per cui il legame più forte, più importante per noi cristiani non è più quello di sangue, ma è l’amore di Cristo. Il suo amore trasforma la famiglia, la libera dalle dinamiche dell’egoismo, che derivano dalla condizione umana e dal peccato, la libera e la arricchisce di un legame nuovo, ancora più forte ma libero, non dominato dagli interessi e dalle convenzioni della parentela, ma animato dalla gratitudine, dalla riconoscenza, dal servizio reciproco. (Discorso al pellegrinaggio della diocesi di Asti, 5 maggio 2023)
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