Leggi e ascolta La Parola del 22 dicembre 2022
Ferie di Avvento dal 17 al 24: 22 dicembre
- S. Francesca Saverio Cabrini patrona degli emigranti
- B. Thomas Holland presbitero S.J. e martire (1600-1642)
Prima Lettura
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di Samuèle
1Sam 1,24-28
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto.
Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
1Sam 2,1.4-8
R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza. R.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita. R.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta. R.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
Vangelo
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,46-55
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Parola del Signore.
San Beda il Venerabile (ca 673-735)
monaco, dottore della Chiesa
Commento al Vangelo di Luca, 1, 46; CCL 120,37
“Ha soccorso Israele, suo servo”
Maria dice: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”; come dire: “Il Signore mi ha onorato di un favore così grande, inaudito, che non si può spiegare in alcun modo, solo l’amore può forse appena coglierlo nel più profondo del cuore.
Ecco perché metto tutte le forze dell’anima a rendergli grazie nella lode.(…) Il Signore ha fatto in me meraviglie; santo è il suo nome”. (…) Ella sola, quest’anima per cui il Signore si è degnato di fare grandi cose, può magnificarlo come conviene e dire, invitando a condividere le sue espressioni ed intenzioni: “Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome” (Sal 34,4).(…) “Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia”. E’ bello chiamare Israele il servo del Signore, Israele che il Signore ha soccorso per salvarlo nell’obbedienza e nell’umiltà.
Così parla Osea: “Quando Israele era bambino, io l’ho amato” (3,1; cfr 11,4). Chi rifiuta di umiliarsi non può certamente essere salvato(…), ma “chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,4). “Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”.
Non si tratta qui della discendenza carnale di Abramo, ma della discendenza spirituale. Cioè, non si tratta dei discendenti secondo la carne, ma di coloro che camminano sulle tracce della sua fede. (…) La venuta del Salvatore è dunque promessa ad Abramo e alla sua discendenza per sempre, cioè ai figli della promessa di cui San Paolo dice: “Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa” (Gal 3,29).
Infine è bello che la nascita del Signore e quella di Giovanni siano annunciate profeticamente dalle loro madri.(…) La vita distrutta per colpa di una sola donna sarebbe stata infatti restituita al mondo da queste donne, entrambe ricolme di lodi.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Che cosa ci consiglia la nostra Madre? Oggi nel Vangelo la prima cosa che dice è: «L’anima mia magnifica il Signore» (Lc 1,46).
Noi, abituati a sentire queste parole, forse non facciamo più caso al loro significato. Magnificare letteralmente significa “fare grande”, ingrandire. Maria “ingrandisce il Signore”: non i problemi, che pure non le mancavano in quel momento, ma il Signore.
Quante volte, invece, noi ci lasciamo sovrastare dalle difficoltà e assorbire dalle paure! La Madonna no, perché mette Dio come prima grandezza della vita. Da qui scaturisce il Magnificat, da qui nasce la gioia: non dall’assenza dei problemi, che prima o poi arrivano, ma la gioia nasce dalla presenza di Dio che ci aiuta, che è vicino a noi.
Perché Dio è grande. E soprattutto, Dio guarda ai piccoli. Noi siamo la sua debolezza di amore: Dio guarda e ama i piccoli. (Angelus, 15 agosto 2020)
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