Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 22 agosto 2023
Sommario
Beata Vergine Maria Regina (memoria)
- S. Filippo Benizisacerdote O.S.M. (1233-1285)
- B. Symeon (Simeone) Lukacvescovo e martire (1893-1964)
Prima Lettura
Ci è stato dato un figlio.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 9,1-6
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 112 (113)
R. Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria. R.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia alleluia.
Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28.42)
Alleluia.
Il Vangelo del 22 agosto 2023
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
San Gregorio Magno (ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa
Libro XI, SC 212 (trad. cb© evangelizo)
“Siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele” (Mt 19,28)
“Ma io all’Onnipotente vorrei parlare, a Dio vorrei fare rimostranze” (Gb 13,3).
Noi parliamo all’Onnipotente quando ci associamo alla giustizia del maestro per far passare le nostre azioni al vaglio di uno scrupoloso esame. Forse anche discute con Dio chi, dopo aver obbedito nel mondo ai suoi precetti, viene poi in giudizio a giudicare i popoli con Lui, come è detto ai predicatori che abbandonano tutti i loro beni: “Voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele” (Mt 19,28).
Il signore dice ancora per bocca di Isaia: ” Imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova. Su, venite e discutiamo” (Is 1,17.18). E’ giusto infatti che discuta con Dio, nel giudizio sugli orfani, l’uomo che, per consacrarsi alla parola di Dio, rinuncia senza riserva al secolo presente.
Parlare concerne quindi la preghiera; discutere, il giudizio. Il santo, di conseguenza, parla ora all’Onnipotente per discutere poi con l’Onnipotente, perché chi verrà un giorno per giudicare con Dio è colui che in questo mondo gli sarà stato familiare nella preghiera.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Nel Vangelo di oggi risuona il saluto dell’Angelo a Maria: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28).
Dio l’ha pensata e voluta da sempre (…) come una creatura piena di grazia, cioè ricolma del suo amore. Ma per essere colmati occorre fare spazio, svuotarsi, farsi da parte.
Proprio come ha fatto Maria, che ha saputo mettersi in ascolto della Parola di Dio e fidarsi totalmente della sua volontà, accogliendola senza riserve nella propria vita.
Tanto che in lei la Parola si è fatta carne. Questo è stato possibile grazie al suo “sì”. (…) «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (v. 38).
Maria non si perde in tanti ragionamenti, non frappone ostacoli al Signore, ma con prontezza si affida e lascia spazio all’azione dello Spirito Santo. (…)
Così, corrispondendo perfettamente al progetto di Dio su di lei, Maria diventa la “tutta bella”, la “tutta santa”, ma senza la minima ombra di autocompiacimento.
È umile. Lei è un capolavoro, ma rimanendo umile, piccola, povera.
In lei si rispecchia la bellezza di Dio che è tutta amore, grazia, dono di sé. (Angelus, 8 dicembre 2019)
Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2023 by Remigio Ruberto
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