La Parola del 20 novembre 2022
Leggi e ascolta La Parola del 20 novembre 2022
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, solennità
- S. Edmondo re degli Angli Orientali e martire
- B. Maria Fortunata Viti monaca benedettina (1827-1922)
Prima Lettura
Unsero Davide re d’Israele.
Dal secondo libro di Samuèle
2 Sam 5,1-3
In quei giorni vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Seconda Lettura
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 1,12-20
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! (Mc 11,9.10)
Alleluia.
Vangelo
Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 23,35-43
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore.
San Giovanni Crisostomo (ca 345-407)
sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Discorsi sulla Croce e il ladrone, 1, 3-4; PG 49, 403
«C’era una scritta, sopra il suo capo: questi è il re»
“Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”.
Non ebbe il coraggio di dirlo prima di aver deposto con la confessione il carico dei peccati.
Vedi quanto è potente la confessione? Confessò i suoi peccati e gli si aprì il paradiso. Confessò i peccati, ed ebbe tale fiducia che, pur essendo un malfattore, osò chiedere il Regno. (…)
Chiedi il Regno e che cosa scorgi? Hai davanti i chiodi e la croce. Ma proprio la croce è il simbolo del Regno. Perciò invoco lo stesso Re, perché lo vedo crocifisso; il Re infatti deve morire per i suoi sudditi. Egli stesso disse: “Il buon pastore offre la vita per le pecore” (Gv 10,1); dunque anche il buon re dà la sua vita per i sudditi, e proprio perché dona la sua vita io lo invoco: “Ricordati di me nel tuo Regno”.
Vedi dunque che la croce è il simbolo del Regno? Vuoi averne altre conferme? Non la lasciò sulla terra; la sollevò e la portò con sé in cielo. Da cosa appare ciò? Perché sarà con lui nella sua gloriosa seconda venuta, affinché tu comprenda quanto la croce sia degna di onore e perché l’abbia chiamata anche sua gloria. (…)
Quando verrà il Figlio dell’uomo, “il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce” (Mt 24,29). Sarà così grande allora l’intensità della luce, da oscurare le stelle più luminose. “Allora gli astri cadranno dal cielo. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo (24,30). Vedi dunque la potenza del segno della croce? (…)
E come al sopraggiungere di un re nella città i soldati lo precedono portando le sue insegne per annunciarne l’arrivo, così quando il Signore scenderà dal cielo, le schiere degli angeli e degli arcangeli lo precederanno portando quel glorioso vessillo e annunzieranno così il suo ingresso regale.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Guardiamo Gesù in croce e vediamo che non abbiamo mai ricevuto uno sguardo più tenero e compassionevole. Guardiamo Gesù in croce e capiamo che non abbiamo mai ricevuto un abbraccio più amorevole. Guardiamo il Crocifisso e diciamo: “Grazie Gesù: mi ami e mi perdoni sempre, anche quando faccio fatica ad amarmi e perdonarmi”. (Omelia Domenica delle Palme 10 aprile 2022)
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