La Parola del 2 agosto 2023
Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 2 agosto 2023
Mercoledì della XVII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Eusebio di Vercelli vescovo (ca. 283-371)
- B. Giustino Maria Russolillo fond. Vocazionisti (1891-1955)
Prima Lettura
Vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a Mosè.
Dal libro dell’Èsodo
Es 34,29-35
Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con il Signore.
Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 98 (99)
R. Tu sei santo, Signore, nostro Dio.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo! R.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuèle tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva. R.
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato. R.
Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati. R.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi ho chiamato amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi. (Gv 15, 15b)
Alleluia.
Il Vangelo del 2 agosto 2023
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,44-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Parola del Signore.
Venerabile Madeleine Delbrêl (1904-1964)
missionaria laica delle periferie urbane
Povertà di chi va (trad. cb© evangelizo)
Un tesoro liberato
E’ inaudito il numero di cose che ci impediscono di esser agili, leggeri. Non ci si rende conto, ma se da un giorno all’altro restassimo senza nulla, ci troveremmo vicino un sacco di gente che ci sembrano abitare in capo al mondo. (…)
A chi vuol andare incontro a questi fratelli disparati di cui il mondo è pieno, occorre una regale indifferenza a tutto ciò che non è questa fede nuda, essenziale, che gli fa perdere la memoria e i gusti e la sua propria originalità. Questa fede che ci rende banali di quella grande banalità che tutti i santi hanno accettata, e che li ha condotti fino in capo al mondo.
Poiché è un prezzo esorbitante il prezzo della povertà. Si compra col sacrificio di tutto quanto non è Regno dei cieli. Allora troveremo interessante tutto quanto interessa gli altri, e virtù ed eroismi che non ci hanno attirati, e fraternità di gente che non ci aveva mai riunito.
Allora, coloro che incontreremo sulla via tenderanno mani avide di un tesoro che da noi sgorgherà: un tesoro liberato dai nostri vasi d’argilla, dalle nostre ceste variegate, dai nostri bauli, dalle nostre valigie, un tesoro semplicemente divino, che sarà alla moda per tutti, perché avrà cessato di essere alla moda nostra.
Allora saremo agili e diventati a nostra volta delle parabole, parabola della perla unica, minuscola, tonda e preziosa, per la quale si è tutto venduto.
PAROLE DEL SANTO PADRE
I gesti di quell’uomo e del mercante che vanno in cerca, privandosi dei propri beni, per comprare realtà più preziose, sono gesti decisi, sono gesti radicali, direi soltanto di andata, non di andata e ritorno: sono gesti di andata. E, per di più, compiuti con gioia perché entrambi hanno trovato il tesoro.
Siamo chiamati ad assumere l’atteggiamento di questi due personaggi evangelici, diventando anche noi cercatori sanamente inquieti del Regno dei cieli.
Si tratta di abbandonare il fardello pesante delle nostre sicurezze mondane che ci impediscono la ricerca e la costruzione del Regno: la bramosia di possedere, la sete di guadagno e di potere, il pensare solo a noi stessi.
Ai nostri giorni, tutti lo sappiamo, la vita di alcuni può risultare mediocre e spenta perché probabilmente non sono andati alla ricerca di un vero tesoro: si sono accontentati di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio.
Invece la luce del Regno non è un fuoco di artificio, è luce: il fuoco di artificio dura soltanto un istante, la luce del Regno ci accompagna per tutta la vita. Il Regno dei cieli è il contrario delle cose superflue che offre il mondo, è il contrario di una vita banale: esso è un tesoro che rinnova la vita tutti i giorni e la dilata verso orizzonti più vasti.
Infatti, chi ha trovato questo tesoro ha un cuore creativo e cercatore, che non ripete ma inventa, tracciando e percorrendo strade nuove, che ci portano ad amare Dio, ad amare gli altri, ad amare veramente noi stessi. (Angelus, 26 luglio 2020)
Ascoltiamo il Vangelo
Ultimo aggiornamento il 6 Maggio 2024 by Remigio Ruberto
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