Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 19 ottobre 2023
Sommario
Giovedì della XXVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Paolo della Croce “Padre dei Passionisti” (1694-1775)
- B. Jerzy (Sergio) Popiełuszko sac. e martire (1947-1984)
Prima Lettura
L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 3,21-30a
Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.
È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è Dio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 129 (130)
R. Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)
Alleluia.
Il Vangelo del 19 ottobre 2023
Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,47-54
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Parola del Signore.
Venerabile Madeleine Delbrêl (1904-1964)
missionaria laica delle periferie urbane
Amare Cristo-Chiesa (trad. cb© evangelizo)
“Guai a voi, … Voi non siete entrati”
Se siamo partecipi alla vita interna della Chiesa, l’autenticità e l’intensità di questa partecipazione non è solo affare di conoscenza. Si può essere magari un bravo teologo e non vivere che in modo esiguo la vita di Dio; si può ben sapere ciò che è la Chiesa ed esserne una cellula anemica.
Egualmente, si può “vivere la fede” per tutto ciò che è Dio-noi e non viverla, ma soltanto aderirvi in modo intellettuale per ciò che è Chiesa-noi. Anche quando viviamo una vita unita a Gesù, occorre, credo, chiederci se non facciamo di lui e del suo amore qualcosa di ancora un po’ “storico”, se non lo vediamo soprattutto come è stato, e non come è, nella Chiesa.
Abbiamo capito come Giovanna d’Arco che “Cristo e la Chiesa sono una cosa sola”? Abbiamo a volte, nei confronti della Chiesa, l’attitudine di uno che vuole un certificato di buona condotta. La Chiesa non conduce: è, e noi siamo in lei. E’ il Corpo di Cristo e noi siamo in lei. E’ il Corpo di Cristo e noi siamo le membra di questo corpo.
La nostra dipendenza, la dedizione per lei, se esigono atti esterni, dei segni, sono prima di tutto una dipendenza e una dedizione interna, vitale. Ha un grande significato il nostro dipendere da questo corpo che è la Chiesa.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Questo portare via la capacità di capire la rivelazione di Dio, di capire il cuore di Dio, di capire la salvezza di Dio – la chiave della conoscenza -, possiamo dire che è una grave dimenticanza.
Si dimentica la gratuità della salvezza; si dimentica la vicinanza di Dio e si dimentica la misericordia di Dio. E quelli che dimenticano la gratuità della salvezza, la vicinanza di Dio e la misericordia di Dio, hanno portato via la chiave della conoscenza. (…)
Questo succede oggi. I farisei, i dottori della legge non sono cose di quei tempi, anche oggi ce ne sono tante. Per questo è necessario pregare per noi pastori.
Pregare, perché non perdiamo la chiave della conoscenza e non chiudiamo la porta a noi e alla gente che vuole entrare. (Santa Marta, 19 ottobre 2017)
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