Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 17 ottobre 2024
Giovedì della XXVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Ignazio di Antiochia vescovo e martire (memoria)
- B. Contardo Ferrini modello del laicato (1859-1902)
Prima Lettura
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,1-10
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Il Signore ha rivelato la sua giustizia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)
Alleluia.
Il Vangelo del 17 ottobre 2024
Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,47-54
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Parola del Signore.
San Gregorio Magno (ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa
Libro XI, SC 212 (trad. cb© evangelizo)
Guai a voi che non avete creduto!
E’ saggio dire: “Cambia le parole in bocca agli uomini fidati e ai vecchi toglie il sapere” (Gb 12,20Vg) (…) Queste parole si addicono più direttamente ai Giudei che prima dell’incarnazione del Signore erano fidati perché hanno creduto alla sua venuta e l’hanno annunciata, ma quando è apparso nella carne hanno dichiarato: non è Lui. Le labbra dei ‘fidati’ sono state cambiate perché avevano detto che egli doveva venire e hanno dichiarato: non è venuto. E il sapere è stato tolto ai vecchi perché non hanno continuato a credere nelle profezie che avevano ricevuto dai loro padri. Cosa che spiega anche la divina promessa che alla venuta di Elia egli ricondurrà il cuore dei figli verso i loro padri (cf. Mal 3,23-24) affinché il sapere, ora tolto al cuore dei Giudei, torni in loro per la misericordia del Signore, il giorno in cui i figli cominceranno a comprendere quanto i loro padri hanno annunciato del Signore. Ma se noi intendiamo anche per vecchi i Giudei che, trascinati da una falsa fede, hanno voluto opporsi alla parola della Verità, il sapere è stato tolto ai vecchi dal giorno in cui esso è stato ricevuto dalla Chiesa, sì, la piccola giovane figlia venuta dai Gentili, che dice con la bocca del salmista: “Ho più intelligenza degli anziani” (Sal 119,100). Infatti, è per aver colto la sapienza con la pratica che ella può mostrare che ha compreso più degli anziani, aggiungendo subito dopo le parole: “perché custodisco i tuoi precetti”. Sì, è il suo zelo a far passare nelle azioni quanto ella ha appreso che le ha dato di comprendere quanto doveva insegnare.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Questo portare via la capacità di capire la rivelazione di Dio, di capire il cuore di Dio, di capire la salvezza di Dio – la chiave della conoscenza -, possiamo dire che è una grave dimenticanza. Si dimentica la gratuità della salvezza; si dimentica la vicinanza di Dio e si dimentica la misericordia di Dio. E quelli che dimenticano la gratuità della salvezza, la vicinanza di Dio e la misericordia di Dio, hanno portato via la chiave della conoscenza. Per loro Dio è quello che ha fatto la legge. E questo non è il Dio della rivelazione. Il Dio della rivelazione è Dio che ha incominciato a camminare con noi da Abramo fino a Gesù Cristo, Dio che cammina con il suo popolo. E quando si perde questo rapporto vicino con il Signore, si cade in questa mentalità ottusa che crede nell’autosufficienza della salvezza con il compimento della legge. La vicinanza di Dio. (Omelia da Santa Marta, 19 ottobre 2017)
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