La Parola del 17 marzo 2023
Leggi e ascolta La Parola del 17 marzo 2023
Venerdì della III settimana di Quaresima
- S. Patrizio vescovo (ca. 385-461) – Patrono d’Irlanda –
- S. Jan (Giovanni) Sarkander sacerdote e martire (1576-1620)
Prima Lettura
Non chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa
Os 14,2-10
Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: “Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 80 (81)
R. Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.
Oppure:
R. Signore, tu hai parole di vita eterna.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato. R.
Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi! R.
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto. R.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia». R.
Acclamazione al Vangelo
Gloria e lode a te, o Cristo!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino. (Mt 4,17)
Gloria e lode a te, o Cristo!
Vangelo
Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 12,28b-34
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.
Venerabile Madeleine Delbrêl (1904-1964)
missionaria laica delle periferie urbane
Radicamento nel vangelo (trad. cb© evangelizo)
“Amerai con tutto il tuo cuore”
Non sappiamo abbastanza ciò che Dio vuole dal nostro cuore, non abbiamo capito abbastanza da Gesù nel Vangelo che Dio non rigetta il cuore che egli ha creato, che Dio vuole e può convertire il nostro cuore, che Dio vuole che l’amiamo “con tutto il cuore”, che la carità trabocca e supera il nostro cuore, ma è nel nostro cuore che “prende carne” in noi. Gesù non è venuto per strapparci il nostro cuore cattivo e far di noi uomini senza cuore, ma per darci un cuore nuovo capace di diventare simile al suo.
Da un capo all’altro il Vangelo ci insegna, ci mostra, ci propone la conversione del cuore. Per vivere occorre amare. Il Sacro Cuore, il cuore di Cristo ci rivela come si è quando si è risorti dal peccato e vivi alla vita eterna. Quel cuore che dobbiamo copiare, riprodurre, continuare nella nostra vita non è solo il cuore di un giusto. Per somigliargli non basta rimettere a posto il nostro cuore, verificarlo, rettificarlo, insomma fare un esame di coscienza ed esercizi di perfezione.
Per essere il cuore dell’uomo nuovo occorre che questo cuore sia il cuore di figlio di Dio, un cuore che accetta di essere inondato, messo in moto, posseduto dall’amore di Dio, da Dio che è Amore.
E questo cuore nuovo, questo cuore irrorato di vita nuova, deve accettare da figlio, cioè liberamente, che l’amore di Dio diventi in lui passione per l’uomo: la passione di dare a Dio, per il mondo e senza sosta e tutta intera la vita che ad ogni istante Lui stesso ci dona.
PAROLE DEL SANTO PADRE
La risposta di Gesù riprende e unisce due precetti fondamentali, che Dio ha dato al suo popolo mediante Mosè (…) Il primo è che la vita morale e religiosa non può ridursi a un’obbedienza ansiosa e forzata.
C’è gente che cerca di compiere i comandamenti in modo ansioso o forzato, e Gesù ci fa capire che la vita morale e religiosa non può ridursi a un’obbedienza ansiosa e forzata, ma deve avere come principio l’amore.
Il secondo cardine è che l’amore deve tendere insieme e inseparabilmente verso Dio e verso il prossimo. Questa è una delle principali novità dell’insegnamento di Gesù e ci fa capire che non è vero amore di Dio quello che non si esprime nell’amore del prossimo; e, allo stesso modo, non è vero amore del prossimo quello che non attinge dalla relazione con Dio (Angelus, 25 ottobre 2020)
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