Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 17 luglio 2023
Sommario
Lunedì della XV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Marcellina vergine, sorella di S. Ambrogio (327-397)
- S. Jadwiga (Edvige) regina di Polonia (1374-1399)
Prima Lettura
Cerchiamo di essere avveduti nei riguardi di Israele per impedire che cresca.
Dal libro dell’Èsodo
Es 1,8-14.22
In quei giorni, sorse sull’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d’Israele è più numeroso e più forte di noi. Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese».
Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone le città‑deposito, cioè Pitom e Ramses. Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti.
Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d’Israele trattandoli con durezza. Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l’argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
Il faraone diede quest’ordine a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo ogni figlio maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 123 (124)
R. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi
– lo dica Israele –,
se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera. R.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Sia benedetto il Signore,
che non ci ha consegnati in preda ai loro denti. R.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,10)
Alleluia.
Il Vangelo del 17 luglio 2023
Sono venuto a portare non pace, ma spada.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,34-11.1
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Parola del Signore.
Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)
badessa benedettina e dottore della Chiesa
Il Libro delle opere divine, cap. 6 (trad. cb© evangelizo)
Combattere per restare nel vero Dio
[Santa Ildegarda presenta una visione in cui vizio e virtù si rispondono:] – L’accidia: “Non prenderò alcun rischio, per paura di essere esiliata e privata di protettori.
Se mi esponessi alle offese altrui, perderei i mezzi per sopravvivere e resterei senza amici. Onoro i nobili e i ricchi, non mi occupo di santi e poveri, poiché non possono darmi nulla. Voglio essere in pace con tutti per non rischiare di morire.
Se mi battessi, ci sarebbe vendetta; se facessi del male, me ne farebbero di più. Resterò tranquillo: se mi fanno bene o male, non rispondo. A volte meglio per me mentire e imbrogliare piuttosto che dir la verità; meglio guadagnare che perdere ed evitare i forti più che combatterli.
Per qual motivo iniziare un’impresa che non potrò compiere? (…) – Vittoria [o coraggio cristiano]: “Divagando, abbrutito dalla paura, sei partito in esilio ed hai imbrogliato l’uomo… Non hai alcuna onestà. Io, tengo la spada delle virtù di Dio con la quale attacco le ingiustizie… Non voglio una vita oziosa nella polvere e vanità del mondo, ma desidero andare alla fonte che zampilla…
Combatto il vecchio serpente e le sue spoglie col mistero della Divina Scrittura per restare nel vero Dio…” L’accidia segue la durezza come una brutta macchia. L’uomo accidioso non vuole opporsi ai vizi, ma li attira con la sua pigrizia.
Gli imbecilli, nella loro insignificanza, si credono onesti mentre amano non fare nulla, non pensano a fare alcun bene, piuttosto si crogiolano nella maldicenza, si lasciano andare a insinuazioni e calunnie e le montano al punto che tutto ciò occupa completamente il loro cuore.
Al posto della fiducia che dovrebbero avere nell’aiuto di Dio e degli altri preferiscono il proprio piacere.
PAROLE DEL SANTO PADRE
«Chi ama padre o madre, […] figlio o figlia più di me non è degno di me» (v. 37). Gesù non intende di certo sottovalutare l’amore per i genitori e i figli, ma sa che i legami di parentela, se sono messi al primo posto, possono deviare dal vero bene.
Lo vediamo: alcune corruzioni nei governi, vengono proprio perché l’amore alla parentela è più grande dell’amore alla patria, e mettono in carica i parenti. […]
Quando invece l’amore verso i genitori e i figli è animato e purificato dall’amore del Signore, allora diventa pienamente fecondo e produce frutti di bene nella famiglia stessa e molto al di là di essa.
In questo senso Gesù dice questa frase. Ricordiamo anche come Gesù rimprovera i dottori della legge che fanno mancare il necessario ai genitori con la pretesa di darlo all’altare, di darlo alla Chiesa (cfr Mc 7,8-13).
Li rimprovera! Il vero amore a Gesù richiede un vero amore ai genitori, ai figli, ma se cerchiamo prima l’interesse familiare, questo porta sempre su una strada sbagliata. (Angelus, 28 giugno 2020)
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