Leggi e ascolta La Parola del 17 luglio 2022
XVI Domenica del Tempo Ordinario
- S. Marcellina vergine, sorella di S. Ambrogio (327-397)
- S. Jadwiga (Edvige) regina di Polonia (1374-1399)
Prima Lettura
Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi
Gn 18,1-10a
In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero.
Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo.
Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 14 (15)
R. Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua. R.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. R.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. R.
Seconda Lettura
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 1,24-28
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono,
e producono frutto con perseveranza. (Cf. Lc 8,15)
Alleluia.
Vangelo
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore.
Santa Teresa d’Avila (1515-1582)
carmelitana, dottore della Chiesa
Il cammino di perfezione, ch. 17, 5-7
Marta e Maria
Santa Marta era santa, benché non si dicesse che fosse contemplativa. Cosa potete desiderare di più che assomigliare a questa beata donna, che meritò tante volte di possedere Gesù Cristo nostro Signore nella sua casa, di preparargli il cibo, di servirlo, di mangiare a tavola con lui? Se fosse rimasta assorta come sua sorella, non ci sarebbe stato nessuno per preparare il pasto di questo divino ospite.
Ebbene! Figuratevi che il nostro monastero sia la casa di santa Marta e che sia necessario che vi siano vari uffici. Quelle che Dio conduce per mezzo della vita attiva non devono mormorare contro quelle che vedranno assorte nella contemplazione. (…) Si considerino fortunate di servire insieme con Marta. Ritengano pure che la vera umiltà consiste, soprattutto, nell’accettazione sollecita di ciò che piace al Signore di ordinarci, e nella convinzione che siamo indegne di essere chiamate del nome dei suoi servi.
Dunque, se contemplare, fare orazione mentale o vocale, curare i malati, servire nelle faccende di casa, darsi ai lavori anche i più umili non è altro che compiere i propri doveri riguardo all’ospite divino che viene ad alloggiare, mangiare o riposarsi da noi, cosa ci importa servirlo in un modo o nell’altro? Sono ben lungi dal dire che non dovete sforzarvi di giungere alla contemplazione. Dico semplicemente che dovete esercitarvi in funzioni diverse. La contemplazione infatti non vi è concessa a vostro piacimento, ma a quello del Signore. (…) Lasciate fare il Padrone di casa.
PAROLE DEL SANTO PADRE
In questa scena di Maria di Betania ai piedi di Gesù, san Luca mostra l’atteggiamento orante del credente, che sa stare alla presenza del Maestro per ascoltarlo e mettersi in sintonia con Lui.
Si tratta di fare una sosta durante la giornata, di raccogliersi in silenzio, qualche minuto, per fare spazio al Signore che “passa” e trovare il coraggio di rimanere un po’ “in disparte” con Lui, per ritornare poi, con serenità ed efficacia, alle cose di tutti i giorni.
Lodando il comportamento di Maria, che «ha scelto la parte migliore» (v. 42), Gesù sembra ripetere a ciascuno di noi: “Non lasciarti travolgere dalle cose da fare, ma ascolta prima di tutto la voce del Signore, per svolgere bene i compiti che la vita ti assegna”. (Angelus, 21 luglio 2019)
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