mani verso il cielo

Tempo di lettura: 6 minuti

Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 17 febbraio 2025

Lunedì della VI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima Lettura

Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

Dal libro della Gènesi
Gn 4,1-15.25

Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.
Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».
Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».
Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.
Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 49 (50)

R. Offri a Dio come sacrificio la lode.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. R.

Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle? R.

Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa». R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. 
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)

Alleluia.

Il Vangelo di oggi 17 febbraio 2025

Perché questa generazione chiede un segno?

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,1-13

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

Parola del Signore.

vangelo podcast
Il Vangelo del giorno
La Parola del 17 febbraio 2025
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Sant’Agostino (354-430)

vescovo d’Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa

Discorso 126, 4-5 (Trad. Nuova Biblioteca Agostiniana)

“Perché questa generazione chiede un segno?”

Ammira le meraviglie di Dio e risvegliati. Ti sai stupire delle novità. Ma sono veramente più importanti delle cose che vedi abitualmente? Gli uomini rimasero attoniti del fatto che il Signore nostro Gesù Cristo avesse saziato tante migliaia di persone con cinque pani (Mt 14,19ss), e non si meravigliano che con pochi grani i campi si riempiono di messi. Gli uomini notarono fatta vino quella che era acqua e rimasero sbalorditi (Gv 2,19); che avviene di diverso nei riguardi della pioggia a contatto con le radici della vite? E’ sempre colui che fece quello ad operare anche questo.… Ha compiuto tali opere e fu disprezzato da molti… Si dicevano: “Tali opere sono divine, ma costui è un uomo”. Tu noti dunque due cose: le opere di Dio e l’uomo. Se le opere di Dio possono essere compiute soltanto da Dio, bada che non si celi Dio nell’uomo. Osserva, ripeto, le cose che hai sotto gli occhi, credi a quello che non vedi. Non ti ha abbandonato chi ti ha chiamato a credere. Sebbene ti comandasse di ritenere per certo ciò che non puoi vedere, tuttavia non ti ha lasciato senza vedere qualcosa, tanto che tu possa credere ciò che non vedi. Le stesse cose create sono forse segni di poco rilievo, prove deboli della presenza del Creatore? E’ venuto perfino nel mondo, ha operato miracoli. Non potevi vedere Dio, potevi vedere l’uomo. Allora Dio si è fatto uomo perché nell’unità delle due nature tu potessi vedere e credere.

PAROLE DEL SANTO PADRE

“Dov’è tuo fratello?” – “Non lo so” – “Ma tuo fratello è affamato!” – “Sì, sì, sicuramente è a pranzo nella Caritas della parrocchia, sì, sicuramente gli daranno da mangiare”, e con questa risposta – di compromesso – salvo la pelle. “No, l’altro, l’ammalato …” – “Sicuro che è in ospedale!” – “Ma non c’è posto in ospedale! E ha le medicine?” – “Ma, è una cosa sua, io non posso immischiarmi nella vita altrui … avrà dei parenti che gli danno le medicine”, e me ne lavo le mani. […]

Il Signore a me domanda “dov’è tuo fratello?”, e mettere il nome dei fratelli che il Signore nomina nel capitolo 25 di Matteo: l’ammalato, l’affamato, l’assetato, quello che non ha vestiti, quel fratellino piccolino che non può andare a scuola, il drogato, il carcerato … dov’è? Dov’è tuo fratello nel tuo cuore? C’è posto per questa gente nel nostro cuore? O noi parliamo, sì, della gente, scarichiamo un po’ la coscienza dando un’elemosina. […]

Dov’è tuo fratello? Dove sei? In quale mondo vivi, che non te ne accorgi di queste cose, di queste sofferenze, di questi dolori? Dov’è tuo fratello? …Dove sei? Non nasconderti dalla realtà. Rispondere apertamente, con lealtà, con gioia anzi, a queste due domande del Signore. (Santa Marta, 18 febbraio 2019)


Eugenio

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