Leggi e ascolta La Parola del 17 febbraio 2023
Sommario
Venerdì della VI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- Sette Santi Fondatori: Ordine dei Servi di Maria (O.S.M.)
- BB. Fra Frederic de Berga e XXV Compagni martiri in Spagna
Prima Lettura
Scendiamo e confondiamo la loro lingua.
Dal libro della Gènesi
Gn 11,1-9
Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini. R.
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi ho chiamato amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi. (Gv 15,15b)
Alleluia.
Vangelo
Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,34-9,1
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio giungere nella sua potenza».
Parola del Signore.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
Alcune lettere (Scritti spirituali di Charles de Foucauld)
“Se qualcuno vuol venire dietro di me, prenda la sua croce e mi segua”
Cerchiamo di essere uno con Gesù, di ripetere la Sua vita nella nostra, di gridare dai tetti la sua dottrina con pensieri, parole e azioni, di farLo regnare in noi, vivere in noi! Lui viene in noi così spesso nella Santa Eucaristia! Stabilisca in noi il Suo regno!…
Se ci dà gioie, accettiamole con riconoscenza; il Buon Pastore ci dà dolci erbe per fortificarci e renderci capaci di seguirLo poi nei sentieri aridi… Se ci dà croci, baciamole: “bona Crux” è la grazia delle grazie, è camminare più che mai mano nella mano di Gesù, è sollevarLo portando la sua croce come Simone il cireneo; è il nostro beneamato che ci invita a dichiaraGli e a provarGli il nostro amore…
Pene dell’anima, sofferenze del corpo, “Rallegriamoci ed esultiamo” (Lc 6,23): Gesù ci chiama, ci dice di dirGli che L’amiamo e di ripeterGlielo finché dura la sofferenza…
Ogni croce, grande o piccola, persino ogni contrarietà, è una chiamata del Beneamato, ci chiede una dichiarazione d’amore e una dichiarazione che dura quanto la croce. (…) La Tua volontà, fratello Gesù, e non la nostra… Noi non vogliamo più pensare a noi, che noi non esistiamo: non penseremo che a Te, nostro Sposo Beneamato.
Non chiediamo niente per noi, Ti chiediamo la Tua gloria: “Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà” in tutti i tuoi figli, in tutti gli uomini; sia fatta in noi; che ti diamo gloria il più possibile nella nostra vita… che facciamo la Tua volontà… che consoliamo il più possibile il Tuo Cuore…
E’ tutto quanto vogliamo, tutto quanto ci occorre…
PAROLE DEL SANTO PADRE
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» (v. 24).
In questo modo Egli indica la via del vero discepolo, mostrando due atteggiamenti. Il primo è «rinunciare a sé stessi», che non significa un cambiamento superficiale, ma una conversione, un capovolgimento di mentalità e di valori.
L’altro atteggiamento è quello di prendere la propria croce. Non si tratta solo di sopportare con pazienza le tribolazioni quotidiane, ma di portare con fede e responsabilità quella parte di fatica, quella parte di sofferenza che la lotta contro il male comporta. La vita dei cristiani è sempre una lotta.
La Bibbia dice che la vita del credente è una milizia: lottare contro il cattivo spirito, lottare contro il Male. Così l’impegno di “prendere la croce” diventa partecipazione con Cristo alla salvezza del mondo. (Angelus, Piazza, 30 agosto 2020)
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