Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 16 novembre 2023
Giovedì della XXXII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Giuseppe Moscati «Il Medico Santo» di Napoli
- S. Gertrud von Helfta (la Grande) vergine (1256-1302)
Prima Lettura
La sapienza è riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio.
Dal libro della Sapienza
Sap 7,22-8,1
Nella sapienza c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra
e governa a meraviglia l’universo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. La tua parola, Signore, è stabile per sempre.
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. R.
Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici. R.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto. (Gv 15,5)
Alleluia.
Il Vangelo del 16 novembre 2023
Il regno di Dio è in mezzo a voi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,20-25
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore.
San Cirillo di Gerusalemme (313-350)
vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa
Catechesi battesimale n°15,10. 19 (trad. cb© evangelizo)
Accogliamo e aspettiamo il Signore!
Il vero Cristo, il Figlio unigenito, non tornerà più sulla terra. Se qualcuno viene nel deserto, come un’apparizione, non esci a vederlo.
“Se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui, ecco è là”, non ci credete” (Mc 13,21). Non guardare ormai più in basso, sulla terra. Poiché il Maestro discenderà dal cielo. Non solo come prima, ma con grande compagnia, scortato da miriadi di angeli; non misteriosamente, come la pioggia sul vello, ma come il lampo che brilla con bagliore.
Lui stesso dice infatti: “Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo” (Mt 24,27). E poi di nuovo: “Vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba” (Mt 24,30.31). (…) Accogliamo e aspettiamo il Signore che viene dai cieli sulle nubi.
Suoneranno allora le trombe degli angeli; coloro che riposano in Cristo risorgeranno per primi; fra i viventi, coloro che praticano la pietà saranno innalzati tra le nuvole e riceveranno il premio delle loro prove, onore più che umano poiché avranno sopportato lotte sovrumane.
Così scrive l’apostolo Paolo nelle parole seguenti: “Il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore” (1Te 4,16.17).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Il giorno che farà rumore, lo farà come la folgore, guizzando, che brilla da un capo all’altro del cielo.
Così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno, il giorno che farà rumore. E quando uno pensa alla perseveranza di tanti cristiani, che portano avanti la famiglia – uomini, donne – che curano i figli, curano i nonni e arrivano alla fine del mese con mezzo euro soltanto, ma pregano, è lì il Regno di Dio, nascosto, in quella santità della vita quotidiana, quella santità di tutti i giorni.
Perché il Regno di Dio non è lontano da noi, è vicino! Questa è una delle sue caratteristiche: vicinanza di tutti i giorni.
Il Regno di Dio è umile, come il seme: umile ma viene grande, per la forza dello Spirito Santo.
A noi tocca lasciarlo crescere in noi, senza vantarci: lasciare che lo Spirito venga, ci cambi l’anima e ci porti avanti nel silenzio, nella pace, nella quiete, nella vicinanza a Dio, agli altri, nell’adorazione a Dio, senza spettacoli. (Omelia da Santa Marta, 13 novembre 2014)
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