La Parola del 16 dicembre 2022
Leggi e ascolta La Parola del 16 dicembre 2022
Venerdì della III settimana di Avvento
- B. Maria degli Angeli (Fontanella) O.C.D. (1661-1717)
- B. Clemente Marchisio sacerdote e fondatore (1833-1903)
Prima Lettura
La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 56,1-3a.6-8
Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi».
Beato l’uomo che così agisce
e il figlio dell’uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
Non dica lo straniero che ha aderito al Signore:
«Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!».
«Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocàusti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».
Oracolo del Signore Dio,
che raduna i dispersi d’Israele:
«Io ne radunerò ancora altri,
oltre quelli già radunati».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 66 (67)
R. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Signore, a visitarci nella pace,
perché possiamo rallegrarci davanti a te.
Alleluia.
Vangelo
Giovanni era la lampada che arde e risplende.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,33-36
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Parola del Signore.
San Massimo di Torino (? – ca 420)
vescovo
Sermone 62,261s; PL 57,537
«Preparerò una lampada al mio consacrato» (Sal 132,17)
Quando l’intero universo era avvolto dalle tenebre del demonio e l’oscurità del peccato regnava sul mondo, un nuovo sole, Cristo Signore, ha voluto, in questi ultimi tempi, a notte già inoltrata, diffondere i primi raggi di un giorno nascente. Prima che apparisse questa luce, cioè prima che si manifestasse «il sole di giustizia» (Ml 3,20), Dio aveva già parlato attraverso i profeti, come un’aurora «Inviai i miei profeti prima della luce» (Ger 7,25 Vulg).
Più tardi Cristo stesso ha inviato i suoi raggi, cioè gli apostoli, per far risplendere la luce e riempire l’universo con la sua verità, affinché nessuno si perdesse nelle tenebre. (…) Noi uomini, per compiere quanto è necessario prima che si alzi il sole di questo mondo, precediamo la luce con una lampada. Ora il sole di Cristo, lui pure, ha la sua lampada che ha preceduto la sua venuta, come dice il profeta: «Preparerò una lampada al mio consacrato» (Sal 132,17).
Il Signore indica chi è questa lampada dicendo, a proposito di Giovanni Battista: «Lui è la lampada che brucia e illumina». E Giovanni stesso dice, come se fosse il flebile barlume di una lanterna che si porta davanti a sé: «Ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16).
Nello stesso tempo, sapendo che la sua luce sarebbe stata eclissata dai raggi del sole, ha predetto: «Egli deve crescere e io invece diminuire» (Gv 3,30). Infatti, come la luce di una lanterna si spegne all’arrivo del sole, così il battesimo di penitenza proclamato da Giovanni ha perso il proprio valore all’arrivo della grazia di Cristo.
PAROLE DEL SANTO PADRE
La salvezza è un dono d’amore la salvezza è un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana. Sempre quando si parla di amore si parla di libertà: un amore senza libertà non è amore; può essere interesse, può essere paura, tante cose, ma l’amore sempre è libero ed essendo libero richiede una risposta libera: cioè richiede la nostra conversione.
Si tratta cioè di cambiare mentalità – questa è la conversione, cambiare mentalità – e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di Dio, che è Gesù, seguire Gesù. Perciò ogni momento, ogni istante della nostra esistenza è un tempo prezioso per amare Dio e per amare il prossimo, e così entrare nella vita eterna. (Angelus, 24 gennaio 2021)
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