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Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 15 marzo 2025
Sabato della I settimana di Quaresima
- S. Louise de Marillac cofondatrice F.d.C. (1591-1660)
- B. Artemide Zatti coadiutore S.D.B. (1880-1951)
- Santo del giorno
Prima Lettura
Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.
Dal libro del Deuteronòmio
Dt 26,16-19
Mosè parlò al popolo, e disse:
«Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce.
Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.
Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai. R.
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza! (2Cor 6,2b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Il Vangelo di oggi 15 marzo 2025
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.

Isacco della Stella (? – ca 1171)
monaco cistercense
Discorso 31; PL 194, 1972-1793 (trad. cb© evangelizo)
La carità: principio e fine di ogni cosa
Perché curiamo così poco di cercare occasioni di salvezza gli uni per gli altri, in modo da aiutarci di più fra noi, quando vediamo che è necessario, e portare reciprocamente i pesi dei fratelli? L’Apostolo ci esorta quando dice: “Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo” (Ga 6,2). E altrove: “Sopportatevi a vicenda nell’amore” (Ef 4,2). E’ questa la legge di Cristo. Quando vedo in mio fratello qualcosa d’incorreggibile, in seguito a difficoltà o infermità, fisiche o morali, perché non sopportarlo con pazienza, perché non consolarlo con tutto il cuore, secondo la parola della Scrittura: “Voi sarete allattati e portati in braccio, e sulle ginocchia sarete accarezzati” (Is 66,12)? Sarà che mi manca quella carità che tutto sopporta, che è paziente per sostenere, indulgente per amare? (cf. 1 Co 13,7). Comunque è questa la legge di Cristo. Nella sua Passione lui “si è caricato delle nostre sofferenze” e nella sua misericordia “si è addossato i nostri dolori” (Is 53,4), amando chi portava, portando chi amava. (…) Ogni genere di vita che permette di donarsi più sinceramente all’amore di Dio e per lui all’amore del prossimo – qualsiasi sia l’abito o le regole – è ancor più gradito a Dio. La carità: è per essa che tutto si deve fare e non fare, cambiare o non cambiare. La carità: è il principio per il quale e il fine per il quale conviene far tutto. Non c’è alcun peccato in ciò che in tutta verità si fa per essa e secondo lo spirito di essa. Si degni di accordarcela Colui al quale non possiamo piacere senza essa e senza chi non possiamo nulla, lui che vive e regna, perché è Dio, nei secoli senza fine. Amen.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Quando noi sentiamo questo, ci sembra che il Signore chieda l’impossibile. E poi, perché amare i nemici? Se non si reagisce ai prepotenti, ogni sopruso ha via libera, e questo non è giusto. Ma è proprio così? Davvero il Signore ci chiede cose impossibili, anzi ingiuste? È così? (…) è possibile che una persona giunga ad amare i propri nemici? Se dipendesse solo da noi, sarebbe impossibile. Ma ricordiamoci che, quando il Signore chiede qualcosa, vuole donarla. Mai il Signore ci chiede qualcosa che Lui non ci dà prima. Quando mi dice di amare i nemici, vuole darmi la capacità di farlo. Senza quella capacità noi non potremmo, ma Lui ti dice “ama il nemico” e ti dà la capacità di amare. (…) La forza di amare è lo Spirito Santo, e con lo Spirito di Gesù possiamo rispondere al male con il bene, possiamo amare chi ci fa del male. Così fanno i cristiani. E come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano a farsi guerra! È molto triste. (Angelus, 20 febbraio 2022)
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