La Parola del 14 dicembre 2024
Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 14 dicembre 2024
Sabato della II settimana di Avvento
- S. Juan de la Cruzsac. e dottore della Chiesa (1542-1591)
- S. Nimatullah Kassab Al-Hardinisac. maronita (1808-1858)
Prima Lettura
Elìa ritornerà.
Dal libro del Siràcide
Sir 48,1-4.9-11 (NV) [gr. 48,1-4.9-11b]
In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
Per la parola del Signore chiuse il cielo
e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco,
su un carro di cavalli di fuoco;
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell’amore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 79 (80)
R. Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta.
Seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci. R.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. (Lc 3,4.6)
Alleluia.
Il Vangelo del 14 dicembre 2024
Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,10-13
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore.
Sant’Ireneo di Lione (ca130-ca 208)
vescovo, teologo e martire
Contro le eresie, III, 10-11; SC 34 (trad. cb© evangelizo)
« Io vi dico: Elia è già venuto »
Riguardo a Giovanni Battista, leggiamo nel vangelo di Luca: “Egli sarà grande davanti al Signore e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1,15ss). Per chi dunque ha preparato un popolo e davanti a quale Signore egli è stato grande? Senza alcun dubbio davanti a colui che ha detto di Giovanni che aveva qualcosa di “più di un profeta” e che “tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista” (Mt 11, 9.11). Infatti Giovanni preparava un popolo, preannunciando ai suoi compagni di schiavitù la venuta del Signore, predicando loro la conversione, affinché, quando il Signore sarebbe venuto, fossero pronti a ricevere il suo perdono e tornassero a colui dal quale si erano allontanati con peccati e trasgressioni… Per questo, riportandoli al Signore, Giovanni preparava al Signore un popolo ben disposto, con lo spirito a la forza di Elia. Giovanni l’evangelista ci dice: “Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per rendere testimonianza alla luce. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce” (Lc 16-8). Questo precursore, Giovanni Battista, che rendeva testimonianza alla luce, è stato mandato senza alcun dubbio da Dio che (…) aveva promesso per bocca dei profeti di mandare il suo messaggero a preparare la via davanti a suo Figlio (Ml 3,1; Mc 1,2), cioè per rendere testimonianza alla luce con lo spirito e la potenza di Elia. (…) Proprio perché Giovanni è testimone, il Signore dice che è più di un profeta. Tutti gli altri profeti hanno annunziato la venuta della luce del Padre ed hanno desiderato essere ritenuti degni di vedere colui che predicavano. Giovanni ha predicato come loro, ma l’ha visto presente, l’ha designato e ha persuaso molti a credere in lui, cosicché ha tenuto nel contempo il posto di un profeta e quello di un apostolo. Per questo Cristo dice di lui che era “più di un profeta”.
Parole del Santo Padre
Giovanni, compiuta la sua missione, sa farsi da parte, si ritira dalla scena per fare posto a Gesù. (…) Non è interessato ad avere un seguito per sé, a ottenere prestigio e successo, ma dà testimonianza e poi fa un passo indietro, perché molti abbiano la gioia di incontrare Gesù. Possiamo dire: apre la porta e se ne va. Con questo suo spirito di servizio, con la sua capacità di fare posto a Gesù, Giovanni il Battista ci insegna una cosa importante: la libertà dagli attaccamenti. Sì, perché è facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati. E questo, pur essendo naturale, non è una cosa buona, perché il servizio comporta la gratuità. (…) Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, (…) Farsi da parte, imparare a congedarsi: ho fatto questa missione, ho fatto questo incontro, mi faccio da parte e lascio posto al Signore. (Angelus 15 gennaio 2023)
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