La Parola del 13 maggio 2024
Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 13 maggio 2024
Lunedì della VII settimana di Pasqua
- S. Giuliana di Norwick mistica inglese (1342-1430)
- S. Gemma vergine e reclusa in Abruzzo (ca. 1375-1426)
Oggi la Chiesa celebra Beata Maria Vergine di Fatima
Prima Lettura
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?
Dagli Atti degli Apostoli
At 19,1-8
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».
Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.
Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 67 (68)
R. Regni della terra, cantate a Dio.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio. R.
I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome. R.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Se siete risorti con Cristo,
cercate le cose di lassù, dove è Cristo
seduto alla destra di Dio. (Col 3,1)
Alleluia.
Il Vangelo del 13 maggio 2024
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,29-33
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
Parola del Signore.
Beato Columba Marmion (1858-1923)
abate
La nostra fede, vittoria sul mondo (trad. cb© evangelizo)
Vincere il mondo con la nostra fede
Ciò che rende la nostra vittoria tanto preziosa è che essa stessa è un insigne dono d’amore che Cristo ci fa: lui l’ha pagato col suo sangue. Sentite quanto diceva Nostro Signore ai discepoli alla fine della vita: “Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo” (cfr. Gv 16,33). E come ha vinto questo mondo? Con l’oro? Con la meraviglia di azioni esteriori? No, per il mondo Cristo non era che “il figlio di un falegname” (cfr. Mt 13,55). E’ stato umile tutta la vita.
E’ nato in una stalla, ha vissuto in una bottega; mentre andava predicando non sempre aveva un tetto, persino un posto dove poggiare il capo. La sapienza del mondo avrebbe alzato le spalle all’idea che si potesse trionfare con la povertà e la rinuncia. Allora ha vinto col successo temporale, immediato, delle sue opere o per altri vantaggi umani tipici per imporsi e dominare? No, ancora: è stato beffeggiato e crocifisso.
Agli occhi dei “sapienti” di allora sulla croce la sua missione era fallita tristemente. I suoi discepoli dispersi, la folla scuote la testa; i farisei sogghignano: “Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui” (Mt 27,42). E invece il fallimento non era che apparente; é lì che Cristo in verità riportava la vittoria; agli occhi del mondo, dal punto di vista naturale, Cristo era un vinto; ma agli occhi di Dio era in quel momento stesso vincitore del principe delle tenebre e vincitore del mondo: “Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”. (…) Gesù dà ai suoi discepoli il potere di vincere pure loro il mondo. Ma come li fa partecipare alla sua vittoria? Dando loro, per la fede che hanno in lui, l’adozione divina che li rende figli di Dio.
PAROLE DEL SANTO PADRE
‘Sopportare’: è più di avere pazienza, è portare sulle spalle, portare il peso delle tribolazioni. E anche la vita del cristiano ha dei momenti così.
Ma Gesù ci dice: ‘Abbiate coraggio in quel momento. Io ho vinto, anche voi sarete vincitori’. Questa prima parola ci illumina per andare nei momenti più difficili della vita, quei momenti che anche ci fanno soffrire […] Affidare al Signore qualcosa, affidare al Signore questo momento difficile, affidare al Signore me stesso, affidare al Signore i nostri fedeli, noi sacerdoti, vescovi, affidare al Signore le nostre famiglie, i nostri amici e dire al Signore: ‘Prenditi cura di questi, sono i tuoi’.
E’ una preghiera che non sempre noi la facciamo, la preghiera di affidamento: ‘Signore ti affido questo, portalo Tu avanti’, è una bella preghiera cristiana. E’ l’atteggiamento della fiducia nel potere del Signore, anche nella tenerezza del Signore che è Padre. […] Tre parole: tribolazioni, affidamento e pace. Nella vita dobbiamo andare su strade di tribolazione ma è la legge della vita.
Ma in quei momenti affidarsi al Signore e Lui ci risponde con la pace. Questo Signore che è Padre ci ama tanto e mai delude. (Omelia da Santa Marta, 5 maggio 2015)
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