Leggi e ascolta La Parola del 13 maggio 2023
Sommario
Sabato della V settimana di Pasqua
- S. Giuliana di Norwick mistica inglese (1342-1430)
- S. Gemma vergine e reclusa in Abruzzo (ca. 1375-1426)
Oggi la Chiesa celebra la Beata Maria Vergine di Fatima
Prima Lettura
Vieni in Macedonia e aiutaci!
Dagli Atti degli Apostoli
At 16,1-10
In quei giorni, Paolo si recò a Derbe e a Listra. Vi era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco: era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei che si trovavano in quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero. Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galàzia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia. Giunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; così, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade.
Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedònia e aiutaci!». Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedònia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 99 (100)
R. Acclamate il Signore, voi tutti della terra.
Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. R.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. R.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Se siete risorti con Cristo,
cercate le cose di lassù,
dove è Cristo, seduto alla destra di Dio. (Col 3,1)
Alleluia.
Vangelo
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
Otto giorni a Efraim (Scritti spirituali di Charles de Foucauld, eremita nel Sahara, apostolo dei tuareg) (trad. cb© evangelizo)
“Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,20)
“Beati coloro che sono odiati e perseguitati a causa Mia! Beati, sì, poiché se Mi imitano parteciperanno alla Mia sorte come vere spose, condivideranno pienamente la sorte del loro Sposo… Beati, perché cosa c’è di più dolce di soffrire con chi si ama? …
Beati, perché avranno questo duplice onore, soffrire col Benamato e soffrire per Lui… Beati, poiché, grazie alle stesse sofferenze crescerà l’amore per me: crescerà nella misura dei dolori che patiranno per me e questo amore crescente non sarà passeggero, ma duraturo, durerà nel tempo e nell’eternità… Oh!
Beati coloro che soffrono persecuzione con Me, e di cui l’amore cresce senza posa nelle persecuzioni!
Non rifiutate, non temete mai le pene, l’odio, le persecuzioni sofferte per Me; accoglietele, al contrario, con gioia, benedizione, azione di grazie, riconoscenza a Dio e agli uomini, ringraziandoMi dal profondo del cuore, pregando per i vostri nemici e i vostri boia, aggiungendovi, angeli terrestri, ai loro angeli custodi per chiederMi la loro conversione, e rallegrandovi nel profondo del cuore d’essere stati giudicati degni di patire umiliazione e dolore per amore Mio!
Non dimenticate che così tratto quelli che amo con predilezione; così ho trattato i patriarchi e i profeti, così ho trattato mia Madre, così ho trattato il Mio benamato padre Giuseppe, così vi tratterò Maddalena, così vi tratterò, Pietro, Giovanni, Giacomo, tutti voi miei prediletti! … e così soprattutto tratterò Me stesso, io che devo essere il primo in tutto…
E quanto sarà benedetta la fine di questi dolori!… Più avrete amato e sofferto per Me in questo mondo, più sarete stati perseguitati per Me, meglio Mi vedrete e meglio Mi amerete eternamente nell’altro…
PAROLE DEL SANTO PADRE
Qual è lo spirito del mondo?
Cosa è questa mondanità, capace di odiare, di distruggere Gesù e i suoi discepoli, anzi di corromperli e di corrompere la Chiesa? (…)
La mondanità è una cultura; è una cultura dell’effimero, una cultura dell’apparire, del maquillage, una cultura “dell’oggi sì domani no, domani sì e oggi no”.
Ha dei valori superficiali. Una cultura che non conosce fedeltà, perché cambia secondo le circostanze, negozia tutto.
Questa è la cultura mondana, la cultura della mondanità. E Gesù insiste a difenderci da questo e prega perché il Padre ci difenda da questa cultura della mondanità. È una cultura dell’usa e getta, secondo quello che convenga.
È una cultura senza fedeltà, non ha delle radici. Ma è un modo di vivere, un modo di vivere anche di tanti che si dicono cristiani. Sono cristiani ma sono mondani. (Omelia da Santa Marta, 16 maggio 2020)
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