Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 13 dicembre 2023
Sommario
Mercoledì della II settimana di Avvento
- S. Lucia vergine e martire (283-304) Patrona di Siracusa
- B. Antonio Grassi di Fermo sacerdote C.O. (1592-1671)
Prima Lettura
Il Signore dà forza a chi è stanco.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 40,25-31
«A chi potreste paragonarmi,
quasi che io gli sia pari?» dice il Santo.
Levate in alto i vostri occhi e guardate:
chi ha creato tali cose?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
e le chiama tutte per nome;
per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
non ne manca alcuna.
Perché dici, Giacobbe,
e tu, Israele, ripeti:
«La mia via è nascosta al Signore
e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»?
Non lo sai forse?
Non l’hai udito?
Dio eterno è il Signore,
che ha creato i confini della terra.
Egli non si affatica né si stanca,
la sua intelligenza è inscrutabile.
Egli dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 102 (103)
R. Benedici il Signore, anima mia.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo:
beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia.
Il Vangelo del 13 dicembre 2023
Venite a me, voi tutti che siete affaticati.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore
San Teodoro Studita (759-826)
monaco a Costantinopoli
Catechesi 80 (trad. cb© evangelizo)
Imitate l’umiltà di Cristo
Chi vuole e desidera viver bene? Stia lontano da orgoglio e raggiunga la più grande umiltà con un’obbedienza senza riserve; gioia e felicità saranno sul suo capo (cfr. Is 35,10).
Cosa produrrà infatti questa buona radice? Ogni gioia, pace e bontà e pietà, ogni docilità ed equilibrio, ogni dolcezza e mansuetudine (cfr. Ga 5,22), tutto ciò che c’è di bello, piacevole e desiderabile, insomma, tutto ciò che caratterizza chi è veramente uomo di Dio.
Levate il vostro sguardo a Cristo nostro Signore e Dio, maestro di ogni cosa, lui che è il vero ricco, il figlio unico del Padre, siate attirati da ciò che è umile (cfr. Rm 12,6) e imitate ciò che egli fa.
Appariva semplice; era sottomesso ai genitori finché venne il tempo; camminava spesso sulle strade e si sedeva quando era stanco (cfr. Gv 4,6); se insultato, non rispondeva; se maltrattato, non minacciava (cfr. 1Pt 2,22); porgeva la guancia a chi lo percuoteva; non aveva molti abiti e si accontentava di una tunica e un mantello; non portava con sé morbidi coperte; non andava a cavallo o sugli asini; si nutriva solo di pane e beveva l’acqua dei ruscelli.
E se noi che abbiamo molto di più pensiamo ancora di essere nel disagio e ci lamentiamo, come ci metteremo ad imitare il Signore? Perciò sopportiamo tutto con pazienza e conformiamo la vita al divino modello!
PAROLE DEL SANTO PADRE
Non dimentichiamo di aprirci a Lui e di raccontargli la vita, di affidargli le persone e le situazioni. Forse ci sono delle “zone” della nostra vita che mai abbiamo aperto a Lui e che sono rimaste oscure, perché non hanno mai visto la luce del Signore.
Ognuno di noi ha la propria storia. E se qualcuno ha questa zona oscura, cercate Gesù, andate da un prete, andate… Ma andate a Gesù, e raccontate questo a Gesù. Oggi Egli dice a ciascuno: ‘Coraggio, non arrenderti ai pesi della vita, non chiuderti di fronte alle paure e ai peccati, ma vieni a me’”!
Quando nella vita entra Gesù, arriva la pace, quella che rimane anche nelle prove, nelle sofferenze. Andiamo a Gesù, diamogli il nostro tempo, incontriamolo ogni giorno nella preghiera, in un dialogo fiducioso, e personale; familiarizziamo con la sua Parola, riscopriamo senza paura il suo perdono”. (Angelus, 9 luglio 2017)
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