Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 13 agosto 2023
Sommario
XIX Domenica del Tempo Ordinario
- S. Giovanni Berchmans religioso S.J. (1599-1621)
- B. Marco d’Aviano sacerdote O.F.M. Cap. (1631-1699)
Prima Lettura
Fèrmati sul monte alla presenza del Signore.
Dal primo libro dei Re
1Re 19,9a.11-13a
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò.
Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.
Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 84 (85)
R. Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra. R.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. R.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. R.
Seconda Lettura
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 9,1-5
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola. (Sal 129,5)
Alleluia.
Il Vangelo del 13 agosto 2023
Comandami di venire verso di te sulle acque.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 14,22-33
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
§ 109, salmo 55 (trad. cb© evangelizo)
Chiediamo aiuto a Dio!
Quanto sei buono, Dio mio, di ripeterci spesso: “Chiedetemi aiuto; verrò!… Chiamatemi, vi ascolterò!” (…) Chiediamo aiuto a Dio nella tentazione! Nella tentazione, nella difficoltà, non cerchiamo di lottare con le nostre forze, con le forze della natura.
Oggi gli spiriti delle tenebre sono molto più forti di noi, più forti e più sottili; naturalmente la concupiscenza è molto forte e la nostra anima molto debole; è un’astuzia del demonio stordirci talmente dai primi momenti della tentazione che facciamo tutti i nostri sforzi (quando li facciamo) per resistergli con le nostre forze, ma senza pensare a chiedere aiuto a chi solo può salvarci, Dio, o il nostro angelo custode, o i santi.
Lui getta come un velo intorno a noi per impedirci di guardare in alto, di alzare gli occhi al cielo. Cerca di renderci “muti” come quei posseduti del Vangelo; ci stordisce e fa sì che non venga il pensiero di chiamare aiuto.
E così, separati da tutto ciò che è la nostra forza, ci vince anche troppo facilmente. Fin dall’inizio della tentazione cerchiamo quindi di resistere molto meno con le nostre forze e piuttosto chiamare Dio; appena siamo tentati, ricorriamo alla preghiera, mettiamoci a pregare, e così, in un istante, riporteremo una facile vittoria, mentre altrimenti saremo sempre vinti.
Quindi nella tentazione, preghiera, preghiera, preghiera!
PAROLE DEL SANTO PADRE
Questo racconto del Vangelo contiene un ricco simbolismo e ci fa riflettere sulla nostra fede […] Come è la fede in ognuno di noi e la fede della nostra comunità?
La barca è la vita di ognuno di noi ma è anche la vita della Chiesa; il vento contrario rappresenta le difficoltà e le prove. […] A Pietro, in quel momento, non è bastata la parola sicura di Gesù, che era come la corda tesa a cui aggrapparsi per affrontare le acque ostili e turbolente.
È quanto può capitare anche a noi. Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo. Ciò vuol dire che la fede non è tanto forte.
Il Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza, la presenza di Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio.
La fede, insomma, non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso. (Angelus, 13 agosto 2017)
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