Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 12 ottobre 2024
Sabato della XXVII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Serafino da Montegranaro O.F.M. Cap. (1540-1604)
- B. Maria Teresa Fasce badessa agostiniana (1881-1947)
Prima Lettura
Tutti voi siete figli di Dio mediante la fede.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 3,22-29
Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché la promessa venisse data ai credenti mediante la fede in Gesù Cristo.
Ma prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo.
Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 104 (105)
R. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Cantate al Signore, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. R.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano. (Lc 11,28)
Alleluia.
Il Vangelo del 12 ottobre 2024
Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,27-28
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Parola del Signore.
Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942)
carmelitana, martire, compatrona dell’Europa
La Preghiera della Chiesa (trad. cb© evangelizo)
« Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano »
E’ nel silenzio eterno della vita intima di Dio che è stata presa la decisione della Redenzione. E’ nell’oscurità di una silenziosa casa di Nazareth che la fortezza dello Spirito Santo è discesa sulla Vergine, sola e in orazione, e l’incarnazione del Salvatore si è realizzata. Poi, riunita intorno alla Vergine silenziosa in preghiera (At 1, 14), la Chiesa nascente aspettava la nuova effusione dello Spirito, che era stata promessa per darle vita, per darle la sua chiarezza interiore, la sua fecondità e la sua efficacia. (…) In questo dialogo silenzioso fra gli esseri benedetti da Dio e il loro Signore si preparano gli eventi della storia della Chiesa, visibili da lontano e che rinnovano la faccia della terra (Sal 104, 30). La Vergine, che serbava nel suo cuore ogni parola detta dal Signore (Lc 2, 19; 1, 45), prefigura coloro che sono vigilanti, in cui la preghiera sacerdotale di Gesù rinasce senza sosta per la vita.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Nel brano che abbiamo ascoltato, Paolo sostiene che la Legge è stata come un pedagogo. […] Nel sistema scolastico dell’antichità il pedagogo non aveva la funzione che oggi noi gli attribuiamo, vale a dire quella di sostenere l’educazione di un ragazzo o di una ragazza. All’epoca, si trattava invece di uno schiavo che aveva l’incarico di accompagnare dal maestro il figlio del padrone e poi riportarlo a casa. Doveva così proteggerlo dai pericoli, sorvegliarlo perché non assumesse comportamenti scorretti. La sua funzione era piuttosto disciplinare. Quando il ragazzo diventava adulto, il pedagogo cessava dalle sue funzioni. […] Riferirsi alla Legge in questi termini permette a San Paolo di chiarificare la funzione da essa svolta nella storia di Israele. La Torah, cioè la Legge, era stata un atto di magnanimità da parte di Dio nei confronti del suo popolo. Dopo l’elezione di Abramo, l’altro atto grande è stata la Legge: fissare la strada per andare avanti. Certamente aveva avuto delle funzioni restrittive, ma nello stesso tempo aveva protetto il popolo, lo aveva educato, disciplinato e sostenuto nella sua debolezza… […] Questo cosa vuol dire? Che finita la Legge noi possiamo dire: “Crediamo in Gesù Cristo e facciamo quello che vogliamo? “No! I Comandamenti ci sono, ma non ci giustificano. Quello che ci giustifica è Gesù Cristo. I Comandamenti si devono osservare, ma non ci danno la giustizia; c’è la gratuità di Gesù Cristo, l’incontro con Gesù Cristo che ci giustifica gratuitamente. Il merito della fede è ricevere Gesù. L’unico merito: aprire il cuore. E che cosa facciamo con i Comandamenti? Dobbiamo osservarli, ma come aiuto all’incontro con Gesù Cristo.
Questo insegnamento sul valore della legge è molto importante e merita di essere considerato con attenzione per non cadere in equivoci e compiere passi falsi. (Udienza generale, 18 agosto 2021)
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