Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 12 agosto 2023
Sommario
Sabato della XVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Jeanne de Chantal religiosa, cofondatrice (1572-1641)
- BB. Sebastián Calvo Martinez e 5 compagni martiri († 1936)
Prima Lettura
Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio
Dt 6,4-13
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.
Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 17 (18)
R. Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. (Cf. 2Tm 1,10)
Alleluia.
Il Vangelo del 12 agosto 2023
Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,14-20
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me».
Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?».
Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
Parola del Signore.
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d’Europa
Lettera 125 a fr. J. di Padova, n° 79 (trad. cb© evangelizo)
Spostare le montagne per mezzo della santa croce
Il nostro dolce Salvatore ha detto: “Se aveste fede, come un granello di senape, potreste dire a questa montagna: spostati, ed essa si sposterebbe” (cfr. Mt 17,19).
Sì, mio carissimo Padre, credo che sia la verità, poiché, quando l’anima fedele mette tutta la sua fede e la sua speranza sul legno della santissima Croce, dove troviamo l’Agnello consumato dal fuoco della divina carità, ella acquista una fede così grande che non ci sarà montagna, cioè peccato, montagna di orgoglio, d’ignoranza, o di negligenza, ch’ella non possa spostare per la virtù della santissima Croce.
La nostra volontà farà andare la montagna dal vizio alla virtù, dalla negligenza allo zelo, dall’orgoglio alla vera e perfetta umiltà. Contemplando Dio abbassato fino all’uomo, solleveremo la montagna dell’ignoranza e ci umilieremo nella vera e perfetta conoscenza di noi stessi; vedremo che siamo nulla e che facciamo solo opere da nulla.
Allora l’anima trova in sé le prove della bontà di Dio e del suo ardente amore; vede che ne è stata amata prima ancora di esser creata (…).
Così l’anima prova che la sua fede è viva e non morta; mostra che ha reso conforme la sua volontà a quella di Dio. Ha ordinato alle montagne di levarsi e le montagne si sono levate; è divenuta potente conformandosi alla santa volontà di Dio.
PAROLE DEL SANTO PADRE
A Gesù, che può tutto, va chiesto tutto. Non dimenticatevi di questo.
A Gesù che può tutto va chiesto tutto, con la mia insistenza davanti a Lui.
Egli non vede l’ora di riversare la sua grazia e la sua gioia nei nostri cuori, ma purtroppo siamo noi a mantenere le distanze, forse per timidezza o pigrizia o incredulità.
Tanti di noi, quando preghiamo, non crediamo che il Signore può fare il miracolo.
Mi viene in mente quella storia – che io ho visto – di quel papà a cui i medici avevano detto che la sua bambina di nove anni non passava la notte; era in ospedale.
E lui ha preso un bus ed è andato a settanta chilometri al santuario della Madonna. Era chiuso e lui, aggrappato alla cancellata, passò tutta la notte pregando: “Signore, salvala! Signore, dalle la vita!”.
Pregava la Madonna, tutta la notte gridando a Dio, gridando dal cuore. Poi al mattino, quando tornò in ospedale, trovò la moglie che piangeva.
E lui pensò: “È morta”. E la moglie disse: “Non si capisce, non si capisce, i medici dicono che è una cosa strana, sembra guarita”.
Il grido di quell’uomo che chiedeva tutto, è stato ascoltato dal Signore che gli aveva dato tutto. (Angelus, 24 ottobre 2021)
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