Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 11 settembre 2023
Sommario
Lunedì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Jean-Gabriel Perboyre presbitero e martire (1802-1840)
- B. Maria Celeste Crostarosa mistica e fondatrice († 1755)
Leggi la storia della Beata Maria Celeste Crostarosa
Prima Lettura
Sono diventato ministro della Chiesa per portare a compimento il mistero nascosto da secoli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 1,24-2,3
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria.
È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 61 (62)
R. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria.
Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare. R.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore:
nostro rifugio è Dio. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Il Vangelo del 11 settembre 2023
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,6-11
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola di Dio.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
Otto giorni a Efraim (trad. cb© evangelizo)
Non nascondete la verità!
Gesù: “Ricordatevi del coraggio col quale, in mezzo ai Miei nemici mentre complottavano persino di ucciderMi, ho proclamato di fronte a loro, a voce alta, la dottrina di verità, e quelle verità che sapevo essere per loro le più odiose e più insopportabili…
Ricordatevi con quale coraggio ho fatto davanti a loro, in mezzo a loro, miracoli, guarigioni, atti che li riempivano di rabbia e facevano loro giurare la Mia Morte… L’ho fatto per voi, per il vostro bene, per predicare ad alta voce la verità e per dare a tutti una lezione di coraggio nel compiere i doveri religiosi in particolare; per dare ai pastori delle anime una lezione di coraggio nella predicazione.
Non nascondete la verità, qualsiasi costo vi richieda; se ne siete martiri, tanto meglio: regnerete con Me nella casa del Padre Mio…
Ma, ricordatevi dell’esempio che vi do. Io sono la luce, non ho il diritto di mettermi sotto il lucernaio: bisogna che Io illumini gli uomini, anche loro malgrado, fino a che Mio Padre faccia suonare l’ora del Mio riposo; e voi lo stesso, voi che siete pastori di anime; vi ho messi sul candelabro (…); siete obbligati a seminare il seme che Io vi ho affidato, di gridare sui tetti la dottrina che Io vi ho affidata all’orecchio.
Gridate, seminate, predicate; fatelo con gioia tanto più dolce perché facendolo non solo Mi obbedite, ma Mi imitate…
Sia che vi si ascolti, sia che non vi si ascolti, predicate sempre e pregate sempre perché le vostre parole portino frutto; se non ne portano, continuate senza tristezza né scoraggiamento, con una certa gioia dell’insuccesso, poiché se non riportate successo condividete la Mia sorte…”
PAROLE DEL SANTO PADRE
Nei Vangeli, molte pagine raccontano gli incontri di Gesù con i malati e il suo impegno a guarirli. Egli si presenta pubblicamente come uno che lotta contro la malattia e che è venuto per guarire l’uomo da ogni male: il male dello spirito e il male del corpo. […]
Gesù non si è mai sottratto alla loro cura. Non è mai passato oltre, non ha mai voltato la faccia da un’altra parte. E quando un padre o una madre, oppure anche semplicemente persone amiche gli portavano davanti un malato perché lo toccasse e lo guarisse, non metteva tempo in mezzo; la guarigione veniva prima della legge, anche di quella così sacra come il riposo del sabato.
I dottori della legge rimproveravano Gesù perché guariva il sabato, faceva il bene il sabato. Ma l’amore di Gesù era dare la salute, fare il bene: e questo va sempre al primo posto! (Udienza generale, 10 giugno 2015)
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.