Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 11 novembre 2023
Sommario
Sabato della XXXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Martino di Tours vescovo (316/317-397)
- B. Vincenza Maria Poloni vergine e cofondatrice (1802-1855)
Prima Lettura
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 16, 3-9.16.22-27
Fratelli, salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell’Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.
Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi.
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.
Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto.
A colui che ha il potere di confermarvi
nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all’obbedienza della fede,
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 144 (145)
R. Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza. R.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare. R.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)
Alleluia.
Il Vangelo del 11 novembre 2023
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16,9-15
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti.
Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
Parola del Signore.
San Gregorio Magno (ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa
Commento morale al libro di Giobbe, Moralia, 34 (trad. cb© evangelizo)
“Nessun servo può servire a due padroni”
Voler mettere la propria speranza e la propria fiducia nei beni passeggeri, è voler porre delle fondamenta nell’acqua corrente. Tutto passa: Dio resta. Attaccarsi al transitorio, è staccarsi dal perenne.
Chi dunque, spazzato dai vortici impetuosi di una rapida, può rimanere fermo al suo posto, nel torrente impetuoso? Se dunque vogliamo evitare di essere portati via dalla corrente, dobbiamo sfuggire tutto ciò che passa; altrimenti l’oggetto del nostro amore ci costringerà ad arrivare a ciò che precisamente vogliamo evitare.
Chi si attacca a dei beni transitori sarà sicuramente trascinato fino al punto in cui si perdono le cose alle quali ci si attacca. La prima cosa è dunque guardarsi dall’amare i beni materiali; la seconda, non mettere tutta la nostra fiducia in questi beni che ci sono affidati per usarne, non per goderne.
L’anima attaccata a questi beni che passano perde velocemente la propria stabilità. La corrente della vita presente trascina, ed è illusione folle, per colui che è trascinato da questa corrente, voler restare in piedi.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Il percorso della vita necessariamente comporta una scelta tra due strade: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male.
Non si può oscillare tra l’una e l’altra, perché si muovono su logiche diverse e contrastanti. Il profeta Elia diceva al popolo di Israele che andava su queste due strade: “Voi zoppicate con i due piedi!” (cfr 1 Re 18,21).
È bella l’immagine. È importante decidere quale direzione prendere e poi, una volta scelta quella giusta, camminare con slancio e determinazione, affidandosi alla grazia del Signore e al sostegno del suo Spirito. […]
Con questo insegnamento, Gesù oggi ci esorta a fare una scelta chiara tra Lui e lo spirito del mondo… (Angelus, 18 settembre 2016)
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