Mercoledì della IV settimana di Pasqua
- S. Francesco De Geronimo sacerdote S.J. (1642-1716)
- S. Ignazio da Làconi religioso O.F.M. Cap. (1701-1781)
Prima Lettura
Riservate per me Bàrnaba e Sàulo.
Dagli Atti degli Apostoli
At 12,24-13,5
In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 66 (67)
R. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita. (Gv 8,12)
Alleluia.
Vangelo
Io sono venuto nel mondo come luce.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 12,44-50
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Origene (ca 185-253)
sacerdote e teologo
Omelie sulla Genesi, I, 5-7; SC 7, 70
“Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre”
Cristo è «la luce del mondo» (Gv 8,12), che illumina la Chiesa della sua luce. Come infatti della luna si dice che riceve la luce dal sole, cosi che mediante essa anche la notte può essere illuminata, allo stesso modo la Chiesa, ricevuta la luce di Cristo, illumina tutti coloro che si trovano nella notte dell’ignoranza. (…) Cristo dunque è «la luce vera, che illumina ogni uomo che viene in questo mondo» (Gv 1,9); illuminata dalla sua luce, la Chiesa diventa essa stessa luce del mondo, «illuminando coloro che sono nelle tenebre» (Rm 2,19), come attesta il Cristo stesso ai suoi discepoli, dicendo: «Voi siete la luce del mondo» (Mt 5,14). Questo mostra che Cristo è luce degli apostoli, gli apostoli luce del mondo.
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