Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 11 giugno 2024

San Barnaba apostolo – Memoria

Prima Lettura

Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.

Dagli Atti degli Apostoli
At 11,21b-2613,1-3

In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 97 (98)

R. Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo. (Mt 28,19a.20b)

Alleluia.

Il Vangelo del 11 giugno 2024

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,7-13

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore.

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Il Vangelo del giorno
La Parola del 11 giugno 2024
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Venerabile Madeleine Delbrêl (1904-1964)

missionaria laica delle periferie urbane

Gioie venute dalla Montagna

Il contagio della pace

Ad ogni curva nelle strade ci sono piccole guerre, come in tutte le curve del mondo ci sono grandi guerre. A tutte le curve della vita possiamo fare la guerra o fare la pace. Ed è per la guerra che ci sentiamo pericolosamente fatti. Prestissimo il nostro vicino diviene nemico, se non è nostro fratello. (…) Ecco perché solo i figli di Dio sono totalmente pacifici. Per loro la terra è una casa del Padre celeste. Tutto quanto è sulla terra è suo e la terra stessa. Sì, veramente, la terra è una piccola casa del loro Padre. Essi non ne disdegnano alcun posto, né alcun continente, isola minuscola, nazione, cortile, qualsiasi posto, siano piazze, marciapiedi, uffici, negozi, rive, stazioni… Lì vogliono portare lo spirito di famiglia. (…) Gli occhi dei pacifici sono benevoli e i loro compagni di strada vi si riscaldano come intorno al fuoco. Non trovano mai motivo per combattere, poiché si sentono responsabili solo della pace, e la pace non si difende con la battaglia. Sanno che la divisione d’un solo atomo può far scoppiare guerre mondiali. Sanno anche che c’è una catena fra gli umani e che quando una cellula umana si strappa a causa in un accesso d’ira, o rancore o amarezza, il fermento di guerra può ridondare fino in capo al mondo. Ma perché credono alla diffusione dell’amore, sanno che là dove si fa un po’ di pace si crea un contagio di pace abbastanza forte per invadere tutta la terra. E provano anche una duplice gioia: quella della pace attorno a loro, e quella di sentire una voce ineffabile in fondo al cuore che dice “Padre”.

PAROLE DEL SANTO PADRE

La vita cristiana è per servire. È molto triste quando troviamo cristiani che all’inizio della loro conversione o della loro consapevolezza di essere cristiani, servono, sono aperti per servire, servono il popolo di Dio, e dopo finiscono per servirsi del popolo di Dio. Questo fa tanto male, tanto male al popolo di Dio. La vocazione è per “servire”, non per “servirsi di”. […] Delle volte quando abbiamo bisogno di qualcosa di spirituale o di una grazia, diciamo: “Mah, io adesso farò digiuno, farò una penitenza, farò una novena …”. Va bene, ma state attenti: questo non è per “pagare “la grazia, per “acquistare” la grazia; questo è per allargare il tuo cuore perché la grazia venga. La grazia è gratuita. […] Nella nostra vita spirituale abbiamo sempre il pericolo di scivolare sul pagamento, sempre, anche parlando con il Signore, come se noi volessimo dare una tangente al Signore. No! La cosa non va lì! Non va per quella strada. “Signore se tu mi fai questo, io ti darò questo”, no. Io faccio questa promessa, ma questo mi allarga il cuore per ricevere quello che è lì, gratuito per noi. Questo rapporto di gratuità con Dio è quello che ci aiuterà poi ad averlo con gli altri sia nella testimonianza cristiana sia nel servizio cristiano sia nella vita pastorale di coloro che sono pastori del popolo di Dio. Strada facendo. La vita cristiana è andare. Predicate, servite, non “servirsi di”. Servite e date gratis quello che gratis avete ricevuto. La vita nostra di santità sia questo allargare il cuore, perchè la gratuità di Dio, le grazie di Dio, che sono lì, gratuite, che Lui vuole donare, possano arrivare al nostro cuore. Così sia. (Omelia Santa Marta, 11 giugno 2019)


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