1024px niels larsen stevns spedalske, Gesù guarisce il lebbroso

Leggi il Vangelo e la Parola del 11 gennaio 2025

11 gennaio dopo l’Epifania

Prima Lettura

Lo Spirito, l’acqua e il sangue.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 5,5-13

Carissimi, chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 147

R. Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, 
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento. 
Manda sulla terra il suo messaggio: 
la sua parola corre veloce. R.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. 
Così non ha fatto con nessun’altra nazione, 
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)

Alleluia.

Il Vangelo del 11 gennaio 2025

Immediatamente la lebbra scomparve da lui.

Gesù e lebbroso

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,12-16

Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro».
Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.

Parola del Signore.

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Il Vangelo del giorno
La Parola del 11 gennaio 2025
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San Charles de Foucauld (1858-1916)

eremita e missionario nel Sahara

Meditazioni sul Vangelo (trad. cb© evangelizo)

“L’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo”

“L’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo”. Non dovrei dire queste parole, mio Signore Gesù, ogni volta che ascolto qualche testo ispirato: Salmo, il Vangelo soprattutto, il Padre nostro, l’Ave Maria, ma ogni testo dei libri ispirati? E’ proprio la voce dello Spirito Santo che parla, ogni volta che li leggo e li ascolto. Devo quindi dire le parole sante di San Giovanni e aggiungere con lui: “Ora questa mia gioia è piena”. E’ in questa gioia che devo essere, ogni volta che ascolto, leggo, recito qualche testo, anche breve, della parola dello Sposo così appassionatamente innamorato! … E’ in questa gioia, trasporto d’amore dove mi getta la voce dello Sposo, che devo recitare l’ufficio divino, dire il santo Rosario, leggere la Sacra Scrittura… Si ama, si rispetta, si venera, si ammira, si adora la parola scritta o parlata di ciò che si ama? … Adoriamo dunque, baciamo, preferiamo, aduliamo ogni parola dell’Amato del nostro cuore! …

PAROLE DEL SANTO PADRE

Dopo aver guarito il lebbroso, Gesù gli comanda di non parlarne con nessuno, ma gli dice: «Va’ a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro». Questa disposizione di Gesù mostra almeno tre cose. La prima: la grazia che agisce in noi non ricerca il sensazionalismo. Di solito essa si muove con discrezione e senza clamore. Per medicare le nostre ferite e guidarci sulla via della santità essa lavora modellando pazientemente il nostro cuore sul Cuore del Signore, così da assumerne sempre più i pensieri e i sentimenti. La seconda: facendo verificare ufficialmente l’avvenuta guarigione ai sacerdoti e celebrando un sacrificio espiatorio, il lebbroso viene riammesso nella comunità dei credenti e nella vita sociale. Il suo reintegro completa la guarigione. Infine, presentandosi ai sacerdoti il lebbroso rende loro testimonianza riguardo a Gesù e alla sua autorità messianica. Pensiamo a noi, alle nostre miserie. Pensiamo con sincerità. Quante volte le copriamo con la ipocrisia delle “buone maniere”. E proprio allora è necessario stare da soli, mettersi in ginocchio davanti a Dio e pregare: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi!». E fatelo, fatelo prima di andare a letto, tutte le sere. (Udienza Generale, 22 giugno 2016)


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